Lazio, arriva il nuovo condono: come richiederlo ed a chi spetta

La Regione Lazio ha dato il via al nuovo condono: ecco cos’è ed a chi spetta

Quando si parla di condono edilizio, ci si riferisce generalmente a una misura che permette di sanare gli abusi edilizi, ossia quelle costruzioni che non rispettano le normative urbanistiche e ambientali. In pratica, è una “sanatoria” che consente ai proprietari di edifici irregolari di mettersi in regola, pagando una multa o un contributo, e evitando così eventuali sanzioni più pesanti o demolizioni.

Il condono è spesso visto come una soluzione per recuperare situazioni di abusivismo diffuso, ma le sue implicazioni sono sempre oggetto di dibattito. Da una parte, offre una via d’uscita a chi ha costruito senza autorizzazioni, dall’altra può alimentare un circolo vizioso di abusi e scarsa attenzione alla pianificazione del territorio.

Condono nel Lazio: l’approvazione della Commissione regionale urbanistica

Nel caso della Regione Lazio, la recente approvazione da parte della Commissione regionale urbanistica ha introdotto novità significative. La nuova legge amplia la possibilità di condono per i sottotetti abusivamente trasformati in appartamenti, estendendo la sanatoria anche a quelli realizzati fino al 31 dicembre 2023.

Fino a poco tempo fa, solo i sottotetti costruiti entro il 2017 potevano essere regolarizzati, lasciando fuori una vasta parte delle trasformazioni più recenti. Con questo nuovo provvedimento, il Lazio offre ai proprietari un’opportunità per regolarizzare immobili che fino ad oggi erano fuori legge, e non solo: i sottotetti ora potranno essere utilizzati anche per scopi turistico-ricettivi, come bed & breakfast o case vacanze.

Un’opzione interessante in un momento in cui il settore turistico, in particolare nelle città e nelle località più gettonate, continua a crescere.

Nuovo condono: il doppio effetto del provvedimento

Questa estensione della sanatoria ha un doppio effetto: da un lato, risolve una serie di irregolarità edilizie che fino ad oggi avevano messo in difficoltà molti proprietari, dall’altro, apre nuove possibilità nel settore dell’accoglienza. Se infatti da un lato le città del Lazio, come Roma, vivono un incremento dell’iperturismo, dall’altro i proprietari di sottotetti ora potranno sfruttare la regolarizzazione per trasformare questi spazi in strutture ricettive, contribuendo così a soddisfare la crescente domanda turistica.

Non mancano però le critiche: l’allargamento della sanatoria potrebbe incentivare ulteriori abusi edilizi, aggravando il fenomeno dell’iperturismo in zone già sature. Inoltre, c’è chi teme che la mancanza di controlli adeguati possa portare a una regolamentazione troppo lasca, con il rischio che queste strutture ricettive non rispettino gli standard di qualità e sicurezza richiesti.

Condono anche per aree agricole e housing sociale

Oltre ai sottotetti, la legge prevede modifiche anche per le aree agricole, dove gli edifici privi di funzione agricola potranno essere utilizzati per nuovi scopi, come eventi, matrimoni o fiere. Sebbene questo possa rappresentare una boccata d’aria per le aziende agricole, aumentando il loro reddito, alcuni temono che l’apertura verso attività turistiche in campagna possa portare a un’eccessiva urbanizzazione delle aree verdi.

Infine, tra le misure più attese c’è quella che riguarda l’housing sociale. In passato, i giovani che acquistavano case nell’ambito di questo programma dovevano aspettare 15 anni prima di poterle utilizzare come abitazione principale. Ora, con la nuova normativa, potranno farlo subito, un cambiamento che mira a favorire la stabilità abitativa per le nuove generazioni, permettendo loro di radicarsi più facilmente nel territorio.

Ma con tutte queste novità, la domanda resta: il condono edilizio è davvero una soluzione per il Lazio, o rischia di creare più problemi di quanti ne risolva? Con l’aumento delle opportunità per i proprietari, sarà fondamentale che le autorità locali garantiscano un monitoraggio continuo, per evitare che questa sanatoria diventi un incentivo a nuove irregolarità