Lazio da scoprire: 4 posti a 5 stelle che probabilmente non hai mai esplorato

Avete mai pensato che il Lazio potesse nascondere angoli di paradiso di cui nessuno parla? Ci sono alcuni luoghi che forse non conoscete e sono meravigliosi

Cascate di Monte Gelato, Eremo di Subiaco, Giardino di Ninfa, Civita di Grotte di Castro
Lazio da scoprire: 4 posti a 5 stelle che probabilmente non hai mai esplorato – lazio5stelle.it

Mentre Roma brilla con la sua storia millenaria e i suoi monumenti iconici, appena fuori dalla capitale si trovano luoghi incantevoli, lontani dal caos turistico. Oggi vi porto alla scoperta di quattro perle nascoste del Lazio, posti che non solo lasciano senza fiato, ma che sembrano quasi sussurrare storie dimenticate.

Questi quattro luoghi sono solo un assaggio del patrimonio nascosto di questa regione. Ogni angolo del Lazio ha una storia da raccontare, un dettaglio che aspetta solo di essere scoperto. La prossima volta che pensate a una gita fuori porta, lasciatevi guidare dalla curiosità e scoprite quanto di straordinario si nasconde dietro l’angolo.


Le Cascate di Monte Gelato: un angolo di pace nel Parco del Treja

Immaginate una piccola oasi, dove il suono dell’acqua che scorre si mescola al cinguettio degli uccelli. Siamo a Mazzano Romano, a circa 50 chilometri da Roma, nel cuore del Parco Regionale Valle del Treja. Le Cascate di Monte Gelato, immerse in una natura lussureggiante, sono perfette per una fuga rigenerante.

Le Cascate di Monte Gelato a Mazzano Romano
Le Cascate di Monte Gelato: un angolo di pace nel Parco del Treja – lazio5stelle.it

Un piccolo sentiero vi conduce a questo spettacolo naturale: l’acqua si tuffa dolcemente tra le rocce di tufo, creando piccole pozze cristalline che riflettono i raggi del sole. Qui si respira un’aria diversa, lontana dalle preoccupazioni quotidiane. E se volete arricchire l’esperienza, vi consiglio una visita al borgo medievale di Calcata, famoso per la sua atmosfera bohemien.


Civita di Grotte di Castro: un viaggio tra tufo e silenzio

A circa 120 chilometri dalla capitale, questo piccolo borgo affacciato sul Lago di Bolsena è un tuffo nel passato. Civita di Grotte di Castro non ha la fama della vicina Civita di Bagnoregio e si trova a una mezz’oretta dal “balcone della Tuscia” di Montefiascone, ma il suo fascino discreto vi conquisterà.

panorama di Civita di Grotte di Castro
Civita di Grotte di Castro: un viaggio tra tufo e silenzio – lazio5stelle.it

Le grotte scavate nel tufo raccontano storie antichissime, risalenti agli Etruschi, e camminare tra le sue stradine strette vi farà sentire come esploratori in una terra dimenticata. Da qui si gode una vista spettacolare sul lago, che cambia colore a seconda della luce del giorno. Un luogo perfetto per chi cerca autenticità e silenzio.


Giardino di Ninfa: il fascino di un eden perduto

Se amate i giardini, il Giardino di Ninfa, a circa 70 chilometri da Roma e a un’oretta di auto dal bellissimo borgo marittimo di Sperlonga, è un sogno ad occhi aperti. Questo luogo unico, spesso definito il “giardino più bello del mondo”, sorge sui resti di un’antica città medievale distrutta nel XIV secolo.

il Giardino di Ninfa, a 70 km da Roma
Giardino di Ninfa: il fascino di un eden perduto – lazio5stelle.it

Passeggiare qui è come entrare in un dipinto: rose rampicanti, fiori di ogni genere e piante provenienti da ogni angolo del mondo avvolgono rovine di chiese, ponti e mulini. L’atmosfera è quasi irreale, con il ruscello che attraversa il giardino e il canto degli uccelli in sottofondo. Il giardino è aperto solo in alcune date, quindi pianificate bene la vostra visita per non perdervi questa meraviglia.


Eremo di San Benedetto: spiritualità e paesaggi mozzafiato

A Subiaco, arroccato sulla parete rocciosa del Monte Taleo, si trova l’Eremo di San Benedetto, conosciuto anche come il Sacro Speco. Questo monastero, situato a circa 70 chilometri da Roma, è un capolavoro di spiritualità e architettura.

il Monastero di San Benedetto a Subiaco
Eremo di San Benedetto: spiritualità e paesaggi mozzafiato – lazio5stelle.it

Secondo la tradizione, San Benedetto trascorse qui tre anni in preghiera e isolamento. L’eremo, costruito quasi in simbiosi con la roccia, è decorato da affreschi medievali che raccontano episodi biblici e della vita del santo. Ma il vero spettacolo è la vista sulla Valle dell’Aniene, che si apre davanti a voi come un quadro vivente. Un luogo che invita alla riflessione, perfetto per una pausa dal frastuono del mondo moderno.

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