Monopattini nel caos: il nuovo Codice della Strada introduce targhe e assicurazione, ma mancano i decreti attuativi. Scopri cosa cambia e le conseguenze per utenti e sharing.
Il nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, ha travolto il mondo dei monopattini elettrici con una serie di norme stringenti, pensate per aumentare la sicurezza stradale. Obbligo di casco omologato, targhe e assicurazione RC Auto hanno gettato nel caos un settore in forte espansione, causando un crollo del 30% dei noleggi e del 50% delle vendite. Il problema principale? La mancanza di decreti attuativi che chiariscano i dettagli applicativi delle nuove regole, in particolare per quanto riguarda i contrassegni identificativi.
L’obbligo di dotare i monopattini di targhe (o meglio, “contrassegni identificativi”) e di assicurazione RC Auto è al centro delle polemiche. Senza i decreti attuativi che definiscano le caratteristiche di queste targhe, le compagnie assicurative si trovano nell’impossibilità di identificare univocamente i veicoli e, di conseguenza, di emettere le polizze.
L’Avvocato Maurizio Hazan, dello studio legale THMR, sottolinea l’inapplicabilità di alcune sanzioni in assenza di strumenti operativi chiari. Inoltre, evidenzia la difficoltà di applicare l’obbligo assicurativo senza un sistema di identificazione univoco, come un numero di telaio standardizzato, che permetta l’accesso al Pubblico Registro Automobilistico e alle banche dati necessarie per la stipula delle polizze.
La Polizia locale di Milano ha proposto una soluzione tampone: un’assicurazione di responsabilità civile personale. Questa alternativa, però, non risponde ai requisiti specifici della RC Auto previsti dalla legge per i monopattini, lasciando un vuoto normativo e molte perplessità.
A complicare ulteriormente il quadro, c’è la disparità di trattamento rispetto alle biciclette elettriche. Entrambi i mezzi sono utilizzati in ambito urbano per la micromobilità, ma solo i monopattini, che non superano i 25 km/h e hanno un peso contenuto, sono soggetti all’obbligo di targa e assicurazione. Questo crea confusione e solleva dubbi sulla coerenza della normativa.
L’obbligo assicurativo viene ritenuto sproporzionato da molti esperti, tra cui lo stesso Hazan. I costi per la RC Auto rischiano di essere troppo elevati per i singoli proprietari e per le aziende di sharing, con un impatto negativo sulla diffusione di un mezzo ecologico e pratico.
La normativa sembra concentrarsi sulla tutela dei terzi in caso di incidente, ma trascura un aspetto fondamentale: la sicurezza del conducente del monopattino. Spesso, infatti, gli incidenti sono causati da imprudenze alla guida o da strade dissestate. Secondo gli esperti, sarebbe più utile introdurre una polizza infortuni specifica per chi guida il monopattino, piuttosto che imporre una costosa e complessa RC Auto.
Il nuovo Codice della Strada ha introdotto regole necessarie per la sicurezza stradale, ma la mancanza di decreti attuativi e le disparità con altri mezzi simili hanno generato incertezza e confusione. Urge un intervento del legislatore per chiarire i punti oscuri, correggere le storture e rendere la normativa più equa e applicabile. Solo così si potrà garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e, al contempo, favorire lo sviluppo di una mobilità urbana sostenibile e moderna, in cui il monopattino elettrico può giocare un ruolo importante.
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