È davvero interessante la scoperta archeologica effettuata da un gruppo di studiosi. Ecco di che cosa si tratta.
L’archeologia è sicuramente una scienza molto affascinante che si occupa di studiare le civiltà del passato. Così, proprio grazie al ritrovamento di vari resti, è possibile effettuare delle analisi piuttosto accurate.
In effetti, la suddetta è qualcosa di interessante che ci aiuta a capire meglio come viveva l’uomo nelle ere precedenti alle nostre. In particolare, nel corso del tempo, attraverso degli scavi, si è potuto portare alla luce addirittura delle città sepolte, svariati oggetti e costruzioni degni di nota.
Nella fattispecie, in genere, sono state oggetto di ricerche antiche popolazioni tra cui gli Egizi, i Greci e i Romani. Comunque sia, ancora ai giorni nostri, c’è ancora molto da scoprire e gli archeologi continuano gli studi per approfondire i più svariati argomenti.
A tal proposito, nelle prossime righe, vogliamo soffermarci su di una scoperta in particolare che si è rivelata, di certo, stimolante sia per il gruppo di archeologi coinvolti che per ogni persona appassionata di tali argomenti. Per questo motivo, quindi, se siete curiosi di conoscere ciò che è stato visto, non vi resta altro da fare che proseguire la lettura.
La straordinaria scoperta archeologica in Polonia
Un gruppo di archeologi, di recente, è riuscito a portare alla luce qualcosa di interessante sulla quale vale la pena porre attenzione. In particolare, si tratta di un ipogeo situato in Polonia, e, per la precisione, nell’area Gucin Gaj di Varsavia.
All’interno del sotterraneo in questione, infatti, si sono trovati dei resti che risalgono al periodo dell’Alto Medioevo e una manciata di monete che dovrebbero essere del Seicento.
Nella fattispecie, si nota un corridoio semicircolare con una lunghezza di circa 60 metri, nei pressi della chiesa di Santa Caterina. A tal proposito, il Biuro Stołecznego Konserwatora Zabytków, che si occupa, nello specifico della conservazione del patrimonio di Varsavia, ha iniziato alcuni test specialistici tramite l’uso di scanner in 3D.
Ciò dovrebbe servire, per l’appunto, a effettuare un inventario piuttosto particolareggiato dell’ipogeo. Il progetto in questione ha già fatto scoprire la presenza di più di quaranta nicchie ad arco.
Le informazioni ricavate, quindi, possono anche essere importanti per capire il vero scopo della struttura. Sembra, peraltro, che, nonostante il sotterraneo sia di origini medievali, in seguito, nell’Ottocento sia stato oggetto di restauri.
Inoltre, è stato rinvenuto un frammento di muro di mattoni che gli archeologi pensano che sia parte dell’ dell’ingresso ottocentesco. Tale porzione, perciò, dovrebbe essere stata fatta durante una ricostruzione successiva.
Infine, un’ipotesi verosimile è che il corridoio fosse usato come cisterna per raccogliere dell’acqua, probabilmente, per il Palazzo di Wilanów, cioè la residenza del re Jan III Sobieski.