Una scoperta interessante è stata effettuata di recente e forse ha a che fare con gli antichi Romani. Ecco cos’è.
Quando si tratta di archeologia, di certo, non si deve pensare soltanto a un lavoro, bensì a una vera e propria vocazione. In effetti, si tratta di un’attività molto impegnativa e che richiede una grande pazienza.
D’altra parte, le giornate di un archeologo sono spesso lunghe e persino faticose. Può capitare, infatti, di trascorrere diverse ore all’interno di grotte oppure sotto al sole cocente.
Comunque sia, nonostante queste situazioni piuttosto critiche, alla fine, in genere, ciò che viene scoperto riesce a ripagare il tempo passato nella suddetta maniera.
Alle volte, peraltro, le scoperte possono essere anche fatte per caso, magari, proprio in un luogo che non ci si sarebbe aspettati. A questo proposito, nelle prossime righe, vogliamo soffermarci su quello che è stato ritrovato proprio recentemente.
Vediamo, allora, di seguito, quello che è stato rinvenuto in un campo e quali sono le considerazione che sono state fatte a riguardo. Si tratta, in effetti, di un ritrovamento davvero speciale che potrebbe risalire all’epoca della popolazione Romana. Ecco, allora, più nello specifico, a che cosa ci si sta riferendo.
L’eccezionale scoperta effettuata in un campo
Stando alle parole degli esperti, di recente, è stato fatto un ritrovamento piuttosto interessante e che, a quanto pare, dovrebbe risalire ai tempi dell’Antica Roma. Si tratta, in particolare, di un frammento di spilla zoomorfa di materiale bronzeo.
L’animale rappresentato pare assomigliare a un coccodrillo che, nelle civiltà antiche, si considerava come simbolo di fertilità e di buona sorte. L’oggetto prezioso rinvenuto, inoltre, si crede che in passato abbia avuto un aspetto brillante e smaltato.
Il sito in cui è stata fatta tale scoperta sono le campagne di Bradley, cioè un villaggio di piccole dimensioni situato nell’Hampshire, in Inghilterra. Gli archeologici hanno spiegato la presenza della spilla con il fatto che la zona in questione fu conquistata dai Romani intorno al 40 d.C..
La spilla, per l’esattezza, possiede una lunghezza di 25,8 mm e rappresenta un animale che sta correndo. Il corpo della creatura è sinuoso e il collo è abbastanza lungo. Il punto in cui è stato messo l’occhio è smaltato con un colore giallognolo.
Inoltre, gli archeologi inglesi hanno anche notato che il retro della spilla non ha, al momento, alcuna decorazione e possiede una sorta di cerniera vicino alla testa dell’animale.
La fibula in questione, quindi, secondo gli studiosi, poteva servire sia per agganciare i vestiti sia per indicare la posizione sociale della persona che la portava sugli indumenti. Insomma, si tratta di una scoperta che non passa, di certo, inosservata e che è stata oggetto di studi accurati.