Entrano in questa galleria e scoprono un tesoro di 3.000 anni fa

Un team di archeologi ha portato a termine un ritrovamento raro, che ha dell’incredibile. Dopo essere entrati in una galleria, hanno portato alla luce un vero e proprio tesoro. Di cosa si tratta.

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galleria- Lazio5Stelle.it

Una scoperta che ha dell’incredibile, quella messa a segno da un gruppo di archeologi stranieri, che da tempo stavano lavorando in una remota località della Turchia. Ciò che sono riusciti a riportare alla luce ha dell’incredibile e una valenza storica senza precedenti. Qualcosa che per chi fa un lavoro come il loro, è un sogno che si realizza.

Ma cosa hanno trovato di tanto raro e speciale gli esperti? Un manufatto di migliaia di anni fa di cui esistono pochi esemplari, ancora perfettamente conservato, il che lo rende più prezioso che mai! Ovviamente non stiamo parlando di oggetti o pietre preziose, sarebbe scontato, ma di un oggetto che ha superato praticamente indenne centinaia di anni, nascosto, per arrivare ai giorni nostri, un “tesoro”.

Gli archeologi trovano un tesoro a decine di metri sottoterra: è perfettamente conservato

La scoperta è stata effettuata nel Tumulo di Oymaağaç, nella città sacra di Nerik in Turchia, una regione centrale del Mar Nero. Qui gli archeologi erano da tempo al lavoro, e alla fine il loro impegno è stato premiato. All’interno dell’antica città sacra ittita, infatti, hanno scoperto alcuni resti di legno e gusci di nocciola alla fine di un lungo tunnel che gli antichi chiamavano al tempo “fonte sacra”. Questa era tenuta in grande considerazione, data l’importanza dell’elemento per la vita di tutti i giorni, e recintata con cura, raggiungibile con lunghe scale.

scala scavo
La scala della fonte sacra ritrovata dagli archeologi (credit: Stilearte) – Lazio5Stelle.it

Proprio una di queste è stata ritrovata in ottime condizioni, come si può vedere dalla foto sopra. Per quanto ai più possa sembrare un ritrovamento di poco valore, a livello archeologico è un tesoro vero e proprio, poiché non solo risale a migliaia di anni fa, ma lo stato di conservazione è eccezionale e può raccontare molto sulla vita e le capacità artigianali delle popolazioni allora esistenti.

“Crediamo che Nerik abbia una storia di 3.500 anni. Ma siamo rimasti scioccati quando abbiamo trovato resti di legno all’interno della piscina poiché non c’è materiale umido in Anatolia” hanno raccontato alla stampa specializzata i responsabili dello scavo. “Quando abbiamo scavato un po’ di più in quell’area, abbiamo anche trovato gusci di nocciola. I gusci di nocciola di 3.000 anni fa hanno confermato che la Regione del Mar Nero era un centro di produzione di nocciole. I test di datazione al carbonio sui ritrovamenti di legno e gusci di nocciola hanno rivelato che hanno circa 3.000 anni” hanno poi aggiunto soddisfatti.

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