I requisiti da rispettare, nonché le scadenze da tenere in mente al fine di richiedere le agevolazioni prima casa under 36.
Con il principio di diritto numero 5 del 5 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate afferma che i giovani, che hanno un’età inferiore ai 36 anni, possono usufruire dei benefici legati alle agevolazioni prima casa under 36, per le quali, però, bisogna, sostanzialmente, rispettare determinati requisiti e scadenze. Scopriamo, dunque, insieme cosa c’è da sapere in merito in modo da capire se si possa essere beneficiari di tale bonus previsto dalla legge.
Agevolazioni Prima Casa under 36: cosa sono
I giovani al di sotto dei 36 anni possono fruire dell’agevolazione prima casa under 36, per la quale però bisogna rispettare determinati requisiti e osservare scadenze specifiche al fine di poterne fruire.
Gli under 36, dunque, possono utilizzare tale agevolazione anche se il contratto è stato firmato entro la fine del 2024. Un punto molto importante da chiarire visto che in merito erano nate diverse problematiche.
Tale bonus, dunque, prevede diversi vantaggi sul piano fiscale a seconda del tipo di compravendita. Per quel che concerne le compravendite non soggette ad IVA, è prevista l’esenzione dalle imposte di registro, da quella ipotecaria e dalla catastale.
Nel caso in cui la compravendita è soggetta a IVA, la concessione di un credito d’imposta sarà elaborata in misura pari all’IVA versata. Per quanto riguarda invece il mutuo, è prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva.
I requisiti e le scadenze da rispettare
per poter accedere a questa agevolazione e dunque, come vi dicevamo poc’anzi, bisogna rispettare determinati requisiti. Innanzitutto bisogna avere meno di 36 anni nel momento in cui si avvia la stipula del contratto definitivo. Inoltre, l’ISEE non deve superare i 40.000 € su base annuale.
Nel momento in cui l’immobile ha acquistato da due acquirenti, i requisiti devono essere rispettati da entrambi: entrambi: nel momento in cui gli stessi vengono meno da una delle parti, a quel punto, i benefici saranno sostanzialmente fruibili solamente dall’acquirente che rispetta nei fatti tutti i requisiti.
L’ISEE, inoltre, deve essere valido alla data in cui è effettuato il rogito e può essere sia ordinario che corrente, in base alle esigenze del momento, ad esempio se il soggetto richiedente ha perso, nel frattempo, il posto di lavoro.
Bisogna anche dare uno sguardo alla questione dell’utilizzo del credito di imposta che può essere, nei fatti, utilizzato in diminuzione dalle imposte di registro ipotecaria catastale sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito.
Inoltre, il credito può essere utilizzato anche in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (che devono essere dovute in base ala dichiarazione da presentare, dopo aver effettuato l’acquisto) e in compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, numero 241.