Mentre scavano per l’acquedotto trovano questi: cosa sono e a quando risalgono

Durante un’operazione di scavo in un acquedotto, si sono ritrovati di fronte a una importante scoperta: di cosa si trattava.

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acquedotto(lazio5stelle)

Durante gli scavi in un acquedotto, un gruppo di archeologi fa una scoperta molto particolare ed importante. In totale, sono stati ritrovati ben 1.600 pezzi, che hanno – ancora di più – catturato l’attenzione degli esperti del settore. Scopriamo, dunque, insieme di cosa si tratta nello specifico.

Trovano qualcosa di molto importante durante gli scavi in un acquedotto

Durante una operazione di scavo, attuata in un acquedotto, in via preventiva, è stato recuperato del materiale molto prezioso. Nello specifico, sul posto sono state rivenute ben 1.600 brattee d’argento, portate alla luce anche grazie all’impegno profuso dagli specialisti di metal detector, chiamati – a supporto – sul posto.

Brattee d'argento
Brattee d’argento trovate in un acquedotto durante una operazione di scavo (lazio5stelle.it)

Il ritrovamento è stato effettuato in una tubatura a Glottertal e rappresenta, nei fatti, un importante tesoro collegabile all’epoca medievale. Tale luogo si trova a sud-ovest della Germania. La squadra, intervenuta sul posto, stava lavorando su una nuova conduttura d’acqua, osservata da un dipendente dell’Ufficio Statale per la Conservazione dei Monumenti.

L’uomo – nei fatti – aveva come compito quell di trovare ceramiche, ma – nel mentre – ha notato qualcosa di diverso.

Il ritrovamento delle brattee d’argento

Come lui stesso ha tenuto a sottolineare, ad un tratto, si è ritrovato a fare una scoperta alquanto particolare: a primo impatto, infatti, aveva notato quelle che aveva definito delle “piccole placche metalliche” che, nei fatti, invece, erano delle brattee d’argento.

Erano davvero tanti pezzi e, a quel punto, i lavori per la conduttura d’acqua nell’acquedotto, sono stati fermati, in quanto ci si ritrovava di fronte a una importante scoperta archeologica. L’esperto, infatti, ha segnalato il ritrovamento al LAD.

I reperti sono stati sottoposti, fin da subito, a una analisi molto attenta, anche grazie all’aiuto dei metal detector, che hanno esaminato l’intera zona. D’altronde, il terreno era pregno d’acqua ed era colmo di fango, tanto che le persone presenti sul posto si sono ritrovati sommersi fino alle ginocchia.

Alla fine, è stato appurato che si trattavano di monete di elevato valore: una scoperta importante, dal punto di vista storico ed archeologico, che non si effettuava, in zona, dal 1949. Le monete argentate, dunque, furono sotterrate in quel terreno come gruzzolo da tenere da parte.

Un piccolo tesoro che la famiglia in questione aveva messo da parte per risparmiare, in modo da utilizzarlo, in seguito, per spese varie. Le monete sono caratterizzate, infine, da una lastra d’argento molto sottile che fu impressa mediante battitura. Nello specifico, la lastra era punzonata con uno stampo da conio. Con una certa pressione, poi, si imprimeva una figura in rilievo sulla lastrina. Un’operazione che era effettuata, infine, sulla parte principale della moneta.

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