I sommozzatori fanno una scoperta senza precedenti: cosa ritrovano

Una scoperta di un gruppo di sommozzatori ha davvero lasciato di stucco. Ecco di che cosa si tratta. Incredibile.

Sommozzatori
Sommozzatori (lazio5stelle)

Quando si parla di sommozzatori, di certo, ci si riferisce a delle persone molto qualificate che hanno il compito di esplorare le profondità marine e oceaniche. Lo scopo è principalmente la ricerca scientifica e il recupero di svariate tipologie di oggetti e reperti.

Inoltre, l’abilità delle suddette figure è importante anche per missioni di altra natura, come, per esempio, quelle di salvataggio e di costruzione sottomarina. In realtà, stando agli studiosi, peraltro, nonostante sia un’attività decisamente praticata ai giorni nostri, pare che abbia origini piuttosto remote.

Infatti, la storia dei sommozzatori non è sicuramente recente, anzi, al contrario, potrebbe risalire ai tempi antichi. Alcune civilità passate sembra che utilizzassero dei metodi rudimentali per conoscere cosa si trova sott’acqua.

Comunque sia, nelle prossime righe, in particolare, vorremmo soffermarci su quanto è stato scoperto da un gruppo di sommozzatori polacchi. Si tratta, in effetti, di qualcosa di speciale che può aiutare a ricavare alcune informazioni di non poco conto. Vediamo, allora, più nello specifico qual è stato l’oggetto della scoperta e con esattezza il luogo del ritrovamento. È qualcosa di più interessante di ciò che, sulle prime, si aspettavano.

La speciale scoperta di un gruppo di sommozzatori polacchi

Un gruppo subacqueo polacco, di recente, durante un’immersione, ha fatto un ritrovamento piuttosto speciale nel Mar Baltico. Nella fattispecie, si tratta di una nave che, stando alle loro dichiarazioni, dovrebbe essere affondato all’incirca nella seconda metà dell’Ottocento.

La scoperta del relitto nel mar Baltico
La scoperta del relitto nel mar Baltico (lazio5stelle)

Il capo spedizione, in un’intervista rilasciata alla stampa, ha affermato che il veliero in questione possiede una lunghezza di 16 metri e che si trova a una profondità di oltre 50 metri nella zona meridionale dell’isola Öland.

Sulle prime la nave in questione era apparsa ai sommozzatori come un semplice peschereccio di poco interesse. Invece, dopo altre ispezioni subacquee, gli stessi hanno avvistato all’interno del relitto un centinaio di bottiglie di champagne e alcune di acqua minerale.

Le fotografie effettuate mostrano, dunque, delle bottiglie infangate e ricoperte di alghe che, grazie alla presenza del timbro, si è dedotto che risalgano all’incirca al 1850. Inoltre, i tappi riportavano la dicitura dell’azienda francese Louis Roederer.

Per quanto riguarda la nave, peraltro, si ipotizza che, nel periodo sopra menzionato, prima dell’affondamento, fosse diretta a Stoccolma. Probabilmente il velierio potrebbe aver riscontrato delle difficoltà a seguito di una tempesta, anche se, ha continuato il capo spedizione, si potrebbe pensare persino a una possibile collisione con un’altra imbarcazione.

Ciò proprio per il fatto che i sommozzatori hanno notato l’evidente danneggiamento della prua. Comunque sia, per ottenere informazioni più verosimili, le ricerche proseguiranno in seguito grazie al contributo l’Università svedese di Södertörn.

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