Nel Lazio c’è un lago fantasma, il cui soprannome deriva da una storia che in pochi conoscono. Scopriamolo insieme.
Il Lago di Canterno, situato tra i comuni di Fiuggi, Fumone, Ferentino e Alatri, è un bacino carsico di medie dimensioni, con una profondità che varia tra i 13 e i 25 metri. La sua forma allungata è caratterizzata da promontori e piccole isole che rendono il paesaggio particolarmente suggestivo.
La spiegazione del soprannome del lago fantasma
Questo lago si trova in una zona appartata e tranquilla, distante solo pochi chilometri dal caos turistico di Fiuggi Fonte. Nonostante la vicinanza a strade trafficate, il Lago di Canterno conserva un fascino silenzioso e misterioso. Le sue origini sono incerte, ma si ipotizza che la sua formazione risalga ai primi decenni dell’Ottocento. Si racconta che nel 1821 un abisso si sia improvvisamente bloccato, portando rapidamente al riempimento della valle che oggi ospita il lago.
Una delle caratteristiche più peculiari del Lago di Canterno è il fenomeno che gli è valso il soprannome di “lago fantasma”. A causa dell’instabilità del “Pertuso” – un inghiottitoio che si ostruisce e si libera periodicamente – il lago ha vissuto cicli di svuotamento e riempimento. Questo fenomeno era dovuto all’accumulo o alla disgregazione di materiali come legno e detriti che ne bloccavano o liberavano l’accesso. In diverse occasioni, l’acqua del lago si è prosciugata completamente, per poi tornare improvvisamente, ricoprendo la valle con la sua superficie.
La periodicità del prosciugamento variava da pochi giorni a diversi mesi e, in alcuni casi, anche anni. Tra il 1894 e il 1943, ad esempio, il lago rimase asciutto per quasi cinquant’anni. Questo singolare comportamento ha sempre affascinato gli abitanti del posto e i visitatori, rendendo il Lago di Canterno un luogo unico.
Un cambiamento nel tempo
Il fenomeno della scomparsa e riapparizione delle acque continuò fino agli anni ’20 del Novecento, per poi diminuire notevolmente. Nel 1945, grazie a un intervento artificiale che bloccò l’inghiottitoio, e alla costruzione di una piccola centrale idroelettrica, il lago divenne più stabile. ;a anche dopo questi interventi, il lago ha mantenuto una certa instabilità, con oscillazioni del livello delle acque che, pur meno spettacolari, sono ancora osservabili.
Durante uno di questi periodi di secca, nel 1943, fu possibile esplorare il Pertuso, scoprendo una grotta sotterranea collegata al lago. Solo allora si comprese dove i pesci trovassero rifugio quando le acque scomparivano.Oggi il Lago di Canterno continua ad affascinare per la sua bellezza naturale e per i repentini cambiamenti del livello dell’acqua. Un segno visibile di questa variabilità è rappresentato da un piccolo albero che si erge solitario nelle acque, a circa 40 metri dalla riva. In periodi di piena, l’albero appare quasi sommerso, mentre nei momenti di secca emerge completamente.