Maschera Tutankhamon, incredibile cosa hanno scoperto con una radiografia

Eseguita una radiografia sulla maschera, composta di oro, di Tutankhamon: cosa è emerso da questa analisi approfondita. 

Maschera Tutankhamon
Maschera Tutankhamon(lazio5stelle)

Diversi anni fa, la maschera funeraria d’oro di Tutankhamon è stata sottoposta a radiografia. Secondo quanto avevano da sempre sostenuti gli archeologi, la maschera era composta da un solo pezzo, ma su questo, in seguito, si sono ricreduti. Scopriamo, dunque, insieme cosa è emerso in merito.

La maschera di Tutankhamon sottoposta a radiografia

Dalla radiografia effettuata sulla maschera di Tutankhamon, è emerso che la stessa era composta da più parti, saldate in modo quasi invisibile. Ciò fa capire come gli Egizi fossero abili ed esperti per quel che concerne l’utilizzo dei materiali e della relativa saldatura.

Nello specifico, la maschera ha una altezza di 54 centimetri, una profondità di 49 centimetri e una larghezza di 29,3 centimetri. Inoltre, guardandola più da vicino, si apprende che è composta da due strati d’oro, che hanno diversi spessori e di alta caratura, che pesano, in totale, 10,23 kg.

Maschera di Tutankhamon
Maschera di Tutankhamon (lazio5stelle.it)

Inoltre, grazie alla cristallografia ai raggi X, alla quale la maschera è stata sottoposta, è emerso un altro interessante ed importante dettaglio: la stessa, infatti, fa leva su due diverse leghe d’oro. La prima, più leggera, di 18,4 carati, mentre la seconda di 22,5 carati, rispettivamente utilizzate per viso e collo e per il restante della maschera.

Un aspetto che ha stupito gli studiosi

Gli studiosi, dopo aver avuto tali riscontri in seguito alla cristallografia ai raggi X, sono rimasti senza parole nell’apprendere che gli antichi Egizi erano così abili nel maneggiare i metalli, utilizzati con sapiente maestria per realizzare tale maschera (e non solo).

Pertanto, tale scoperta ha dimostrato che tale popolo era particolarmente capace di trattare le leghe e l’oro, visto che era in possesso di conoscenze tecnologiche, molto avanzate per il tempo.

Piramidi egizie
Piramidi egizie dove erano conservate le mummie dei re (lazio5stelle.it)

Inoltre, la maschera di Tutankhamon rappresenta anche un esempio di grande maestria degli antichi Egizi anche in campo artistico e tecnico, i quali, per l’appunto, diedero prova della loro bravura, in tali campi, nel corso del Nuovo Regno. C’è da dire, inoltre, che le lamine, che compongono la maschera, sono state plasmate con due specifiche tecniche: martellamento e riscaldamento.

Secondo quanto si è tramandato nel corso del tempo, in base alle varie credenze legate a questo popolo, la maschera, che serviva a coprire il cap della mummia nella bara, era attivata da uno specifico incantesimo, che, in seguito, avrebbe protetto il corpo del re, secondo quanto indicato dal Libro dei Morti.

D’altronde, era molto importante rappresentare, in maniera minuziosa, il volto del re, in quanto, in questo modo, la sua anima poteva più facilmente riconoscerlo e, quindi, raggiungerlo, in seguito, nel corpo mummificati ai fini della resurrezione.

Gestione cookie