Scopriamo qual è la posizione dell’Italia nella classifica delle riserve d’oro. Ecco a che punto si trova il Bel Paese.
Anzitutto, prima di addentrarci nell’argomento specifico, è bene dare una definizione di banca centrale. Quest’ultima, in particolare, si tratta di un’istituzione pubblica che, in parole povere, ha il compito di gestire la valuta di una nazione.
La banca centrale, peraltro, possiede anche una certa quantità di riserve d’oro cioè, per l’appunto, una scorta di tale metallo prezioso con lo scopo di poter garantire un’adeguata stabilità economica di un Paese. In particolare, le riserve in questione si tendono a utilizzare nel momento in cui si deve affrontare una crisi economica e anche per regolare l’inflazione.
Per quanto riguarda i confini italici, nello specifico, si parla di Banca d’Italia che, dalla fine degli anni Novanta, fa parte del Sistema europeo delle banche centrali. La missione di tale organismo, nella fattispecie, è quella di garantire una certa stabilità dei prezzi e anche mantenere efficente il sistema finanziario.
Pe ora, la sede centrale di Banca d’Italia si trova nella Capitale, e, per la precisione, all’interno del Palazzo Koch. Altre succursali, invece, sono sparse in altre città italiane. Nelle prossime righe, però, vorremmo soffermarci proprio sull’argomento delle riserve d’oro e renderci conto a che punto sta il Bel Paese.
Riverse d’oro: ecco qual è la posizione dell’Italia
Le riserve auree, come si accennava in precedenza, anche per quanto riguarda l’Italia, rappresentano una sorta di sicurezza per le funzioni pubbliche. A tal proposito, è interessante sapere qual è la collocazione del Bel Paese da questo punto di vista.
A tal proposito, negli ultimi mesi di quest’anno, l’organizzazione Word Gold Council ha rilasciato alcuni dati che ci permettono, per l’appunto, di comprendere dove si trovano nella classifica le varie nazioni. Così, a primeggiare ci sono gli Stati Uniti che detiene una riserva d’oro di oltre 8 mila tonnellate.
Al secondo posto, quindi, si attesta la Germania che possiede all’incirca 3 mila tonnellate d’oro. L’Italia, da ciò che risulta, a riguardo, occupa una posizione di tutto risposto. Infatti, il Bel Paese si aggiudica il terzo scalino. Stando a fonti credibili, perciò, il tesore in questione dovrebbe ammontare, per la precisione, a 2.451,8 tonnellate.
Se si procede con la classica, allora, al quarto posto, c’è la Francia, al quinto la Russia e soltanto in sesta posizione si trova la Cina. Insomma, da ciò che si deduce da queste poche righe, quindi, l’Italia è sul podio delle riserve auree.
Comunque sia, la lista può cambiare nel momento in cui si pensa all’oro in qualità di riserva valutaria. In questo caso, dunque, a fare da apripista c’è proprio la Cina che detiene, invece, 3.285.272 milioni di dollari.