Al mondo, esistono nazioni che hanno ingenti riserve d’oro, ma c’è un Paese che ne ha meno: scopriamo qual è nello specifico.
Esistono nazioni al mondo che hanno ingenti quantitativi di riserve d’oro, mentre altri hanno quantità meno importanti. Tra queste, inoltre, c’è un Paese che rimane in basso alla classifica, in quanto ha riserve d’oro nettamente inferiori agli altri Paesi del mondo. Scopriamo, dunque, insieme la classifica generica e qual è quello meno dotato di lingotti d’oro, nonché qual è la funzione – per uno Stato – delle riserve auree.
Riserve di lingotti d’oro, a cosa servono
Le riserve di lingotti d’oro, definite anche auree, sono tenute dalle banche centrali in quanto rappresentano, in sostanza, una garanzia di rimborso per i depositanti, nonché per i detentori di banconote e per gli operatori commerciali.
Le riserve auree, inoltre, possono essere anche monete e non solamente lingotti d’oro: dopo l’introduzione dell’euro, ad ogni modo, la funzione di supportare il valore della valuta nazionale è venuta un po’ meno.
I governi – in passato – accumulavano le riserve auree per fronteggiare i costi della guerra. Le banche commerciali, poi, a partire dal diciannovesimo secolo, hanno iniziato ad accumulare tali riserve, al fine di riscattare le promesse di pagare i depositanti. Col passare del tempo, poi, le riserve auree si sono spostate alle banche centrali.
Il Paese che ha meno riserve d’oro al mondo
Tenendo in considerazione i dati relativi alla classifica, stilata in merito, nel 2020, gli Stati Uniti sono il paese che ha maggiore riserva d’oro al mondo, stimata 8.133 tonnellate.
Al secondo posto, poi, troviamo la Germania con 3.359 tonnellate di riserve auree. L’Italia, invece, si classifica al terzo posto, sempre considerando l’anno 2020 con 2452 tonnellate d’oro.
Al quarto posto – poi – troviamo la Francia con 2.436 tonnellate, la Russia con 2298 tonnellate, la Cina con 1.948 tonnellate, seguita dalla Svizzera con 1.040 tonnellate. Infine, vediamo il Giappone con 765 tonnellate e l’India con 703 tonnellate.
Sempre considerando il 2020, ci sono Paesi che hanno incrementato le riserve auree, proprio nell’anno in cui è scoppiata la pandemia di Coronavirus. Tra questi, possiamo annoverare la Turchia e l’India (anche se è in basso alla classifica), rispettivamente con 45,5 e 41,6 tonnellate.
Anche gli Emirati Arabi hanno fatto dei progressi con 31,5 tonnellate, la Russia con 27,3 tonnellate e il Qatar con 14,4 tonnellate. I lingotti, infine, hanno un peso specifico, che – nei fatti – può oscillare tra i 4,2 kg fino a un massimo di 19,7 kg. In media, dunque, un lingotto arriva a pesare 12,5 kg. C’è da dire, poi, che che la percentuale media di oro utilizzata per produrre lingotti oscilla dai 996,2 ai 999,99.
Sicuramente, nel corso del tempo, nei prossimi anni tali valori incrementeranno ulteriormente e vedremo altre nazioni salire in classifica.