Dal prossimo anno cambiano le regole per l’accertamento della disabilità. Ecco cosa bisognerà fare e quali saranno le novità.
Con il 2025 arrivano nuove regole per l’accertamento della disabilità. Una rivoluzione, annunciata dall’INPS con il messaggio n. 4014 del 28 novembre 2024, che intende dare attuazione alla riforma contenuta nel Decreto Legislativo 62/2024, entrato in vigore il 3 maggio scorso.
Il Decreto Legislativo n. 62/2024 ha riformato a fondo i criteri per gestire e valutare la condizione della persona disabile introducendo nuovi strumenti e nuove procedure. Il nuovo approccio mira a rendere più inclusivo il sistema, più aderente ai reali bisogni della vita dei cittadini. Dal 1° gennaio 2025 la nuova valutazione di base sarà affidata esclusivamente all’INPS.
Il nuovo meccanismo prenderà in considerazione le condizioni fisiche, psichiche e sociali del cittadino che il quale si richiede l’accertamento della disabilità. Questo allo scopo di definire un piano di sostegno personalizzato, adeguato alle sue reali necessità. Ecco cosa cambierà nel 2025.
A partire dal 1° gennaio 2025 cambia la procedura per l’accertamento della disabilità che attualmente prevede la presentazione di una domanda amministrativa – da parte del del cittadino o degli enti abilitati – dopo il rilascio di un certificato medico. La nuova normativa va a modificare questa procedura e promette di rendere la vita più facile ai cittadini.
Dal prossimo anno parte infatti in nove province italiane la sperimentazione INPS. Con la nuova procedura per avviare l’accertamento basterà unicamente il nuovo “certificato medico introduttivo“. Si tratta di un certificato da inviare per via telematica all’INPS. Una volta a regime questa sarà l’unica modalità per avviare la richiesta di disabilità.
In sostanza il certificato medico introduttivo andrà a sostituire la vecchia domanda amministrativa. La procedura sarà così semplificata: il cittadino in altre parole non dovrà fare altro. La sperimentazione dovrebbe durare 12 mesi: la nuova modalità entrerà definitivamente in vigore nel 2026. Le nove province coinvolte in questa fase sperimentale sono:
Oltre a rendere note le nuove modalità operative l’INPS ha anche avviato una serie di attività informative rivolte a tutti i soggetti interessati, compresi i medici, i cittadini e le amministrazioni locali.
Fino alla data del 31 dicembre i medici certificatori dovranno comunicare ai cittadini che la tradizionale domanda amministrativa, nel caso in cui fossero residenti o domiciliati in una delle nove province toccate dalla sperimentazione, andrà inviata entro fine anno all’INPS. Con il nuovo anno la procedura per i residenti/domiciliati in queste province cambierà definitivamente.
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