La tanto attesa Riforma pensione 2025, non c’è stata. Il governo Meloni per il 2025, ha prorogato le misure già esistenti.
Pertanto, la Riforma Fornero, non cambia rotta e rimane al suo posto, ma ci saranno delle novità previste nella legge di Bilancio 2025, che dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre 2024.
Il Governo ha proposte delle modifiche al sistema previdenziale, rendendolo più flessibile e questo permetterà l’uscita dal lavoro anticipata per molti lavoratori.
Secondo un report dell’ISTAT, l’età media dei lavoratori che andranno in pensione sarà di 64 anni. Ma l’uscita dal lavoro per il pensionamento, è previsto per i lavoratori nati tra il 1958 e il 1963. Nello specifico, con un’età compresa tra i sessantadue e sessantasette anni. Ma la riforma permette anche alcune misure che prevedono l’uscita anticipata, a condizione che il lavoratore soddisfi determinati requisiti.
La manovra 2025 prevede la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia per i lavoratori che hanno compiuto 67 anni di età e hanno maturato un’anzianità contributiva di 20 anni. Inoltre, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il primo gennaio 1996, l’assegno pensione dovrà essere almeno pari all’importo della pensione sociale. Nel 2025 questo importo sarà di 540 euro al mese. Se i contributi versati dal lavoratore non permettono di raggiungere questa cifra, non sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia.
In vigore anche la pensione contributiva anticipata, destinata ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il primo gennaio 1996 e hanno versato contributi nella Gestione Separata. Per accedere alla pensione contributiva è richiesta un’anzianità minimo di 20 anni. Infine, l’importo dell’assegno dovrà essere superiore di almeno tre volte l’assegno sociale, quindi, dovrà essere di circa 1.620 euro. Le donne lavoratrici, possono accedere ad uno sconto sul limite richiesto: 2,8 l’assegno sociale per chi ha un figlio e 2,6 volte per chi ha due figli.
La legge di Bilancio 2025 prevede anche la proroga della pensione anticipata “Opzione donna”. Questa misura permette alle lavoratrici, l”uscita dal lavoro a 61 anni e con solo 35 anni di contributi. Possono accedere a questa misura quattro categorie di tutela: disoccupate e impiegate in aziende in crisi; caregiver (coloro che assistono un familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3); Invalide con una percentuale minima del 74%.
Prevista la proroga anche per la Quota 103, con 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa misura come anche l’Opzione donna, è calcolata con il sistema contributivo. Infine l’APE Sociale, si tratta di un assegno a totale carico dello Stato che accompagna la pensione. Questa misura permette ai lavoratori di accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi, con un’anzianità contributiva di 30 anni.
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