Esiste un limite di tolleranza entro il quale non scatta la multa per il mancato pagamento delle strisce blu? Ecco cosa bisogna sapere.
Le cosiddette “strisce blu” indicano i tratti di careggiata in cui gli automobilisti possono parcheggiare previo pagamento. Sono diverse le soluzioni a disposizione per effettuare l’operazione, dal “grattino” acquistabile dai tabaccai al parcometro che fornisce il ticket necessario, fino alle applicazioni apposite. Nel caso in cui non dovessimo attenerci alla normativa, sono previste delle sanzioni. Tuttavia, la multa potrebbe non scattare se rientriamo nel limite di tolleranza.
Il Codice della Strada stabilisce che siano i Comuni ad occuparsi della gestione dei parcheggi a pagamento. Le strisce blu, secondo le previsioni, vanno posizionate ai margini della strada in modo da non porre nessun ostacolo al corretto scorrimento del traffico. Le tariffe possono variare in base alla città in cui ci si trova, come anche alla zona.
Per quanto riguarda le sanzioni, invece, nella maggior parte dei Comuni sono pari a 41 anni (e in certi casi il loro importo può salire). La normativa prevede che, allo scadere del ticket acquistato, la vettura debba essere spostata o che si proceda con un altro pagamento. Potrebbe capitare a chiunque, però, di raggiungere la propria auto troppo tardi.
Strisce blu, cosa succede se scade il ticket: la normativa è chiara
Esiste un margine di tolleranza che si applica nel caso in cui il tempo a disposizione del ticket risulta esaurito? È una domanda che molti automobilisti si pongono. La verità è che nessuna legge contempla un limite entro cui la multa non è destinata a scattare quando si parla di parcheggio sulle strisce blu.
Negli anni non sono mancate, tuttavia, situazioni in cui la giurisprudenza si è mostrata dalla parte dei conducenti. Così è stata ritenuta illegittima la possibilità di effettuare sanzioni per via di un ticket scaduto in quanto non esistono norme che permettono di multare un automobilista se la sua vettura è rimasta sulle strisce blu una volta scaduto il tempo a disposizione.
Il giudice di pace di Ascoli Piceno, in passato, ha stabilito che il mancato spostamento dell’auto (o pagamento di un nuovo ticket) da una zona in cui sono presenti le strisce blu nonostante lo scadere dello scontrino rappresenta un’inosservanza a livello contrattuale. Di conseguenza, l’unica sanzione prevista per il conducente dovrebbe consistere nel pagamento di un corrispettivo – pari per esempio alla tariffa fissata per ogni ora di parcheggio.
Dunque, nessuna multa sarebbe necessaria. È quanto confermato anche dal Ministero dei Trasporti in una nota, nella quale si precisa che la sanzione spetta solamente nel caso in cui il Comune abbia provveduto all’emanazione di un regolamento ad hoc.
Nonostante tali disposizioni, però, nel 2022 la Corte di Cassazione ha emanato una sentenza che ha ribaltato nuovamente tutto: nel momento in cui il ticket scade, il tempo a disposizione del conducente riparte da zero ed è, quindi, come se non fosse avvenuto nessun pagamento: se l’automobilista non provvede ad acquistare un altro ticket o a spostare l’auto, andrà incontro ad una multa piena.