Trapelano le prime anticipazioni della 2a stagione di Endless Love per le prossime puntate: Asu è disperata e chiede soccorso a Emir.
Manca molto poco alla definitiva conclusione di Endless Love. Una soap turca che ha fatto sognare (e patire) milioni di fan italiani. Quell’amore senza fine che lega i due protagonisti nonché l’amore oscuro di Emir nei confronti della dolce Nihan, l’incarnazione perfetta del bene e del male.
Attualmente, a seguito di numerosi cambiamenti, si prevedono due appuntamenti settimanali con l’amatissima serie tv: giovedì in prima serata e sabato pomeriggio. Non a caso è stato soppresso il daytime, così subentrando Segreti di Famiglia, infine eliminato anche dalla programmazione del venerdì sera.
Una strategia affinché la si assapori, scena dopo scena, prima che cali il sipario. A proposito, ecco le inedite anticipazioni inerenti a quanto si vedrà nei prossimi giorni: Asu implora e domanda aiuto, sperando che il fratello Kozcuoglu possa salvarla dal suo triste destino. È giunta l’ora per la giovane donna.
Endless Love 2a stagione, anticipazioni: Asu è nei guai
Negli episodi precedenti si è assistito a diversi momenti di tensione. Zeynep è contro tutti. Dopo l’omicidio del marito Ozan, sia Vildan che Nihan vorrebbero vendicarsi della ragazza mentre Kemal sarebbe pronto, persino, a denunciare la sorella. Nel frattempo Emir scopre chi avrebbe causato l’incidente della moglie.
Ebbene, Kozcuoglu non ha solo questa faccenda di cui occuparsi perché anche Asu comincia a creare problemi. Finalmente emersi i reati di cui quest’ultima si è macchiata: tentato omicidio di Nihan, l’avvelenamento di Ozan e l’omicidio di Tufan. Confessa i suoi crimini a Mercan.
Si aprono così le porte del carcere, a seguito della condanna all’ergastolo. Tuttavia il suo avvocato chiede il riconoscimento dell’incapacità di intendere e volere per la sua assistita – difatti la splendida Alacahan cela una malattia mentale che si trascinerebbe fin dalla adolescenza.
Dinanzi a questa situazione il giudice rinvia il processo accogliendo la richiesta perché si sottoponga alla perizia. Essa ne certifica la patologia per cui non può andare in prigione bensì ricoverata presso un centro psichiatrico affinché riceva cure specifiche. La scorta un poliziotto ma dinanzi all’ingresso Asu impazzisce.
Un terribile ricordo la turba profondamente, quando il signor Hakki la abbandonò all’interno di una struttura analoga e le lacrime che versò tra quelle mura. In lontananza scorge la figura di Emir e, perciò, lo implora di portarla via da quel brutto posto: “salvami, non sono pazza“. Il fratello promette di aiutarla.