In alcuni casi, i percettori dell’Assegno Unico Universale potrebbero non ricevere la mensilità: i motivi e cosa fare se non arriva il pagamento.
Nei prossimi giorni, molti cittadini riceveranno la mensilità di novembre dell’Assegno Unico Universale, sostegno economico rivolto alle famiglie per ogni figlio sino al compimento del 21esimo anno di età e senza limiti di età per i figli disabili.
L’Inps ha già, da tempo, reso note le date di erogazione dei pagamenti di novembre che, come sempre, saranno suddivisi in due tranche in base alla presentazione della domanda o alla comunicazione di eventuali modifiche al nucleo familiare. Può accadere che gli importi non vengano erogati dall’Inps, in questo caso l’Assegno Unico potrebbe essere stato sospeso per determinati motivi.
I percettori dell’Assegno Unico Universale si preparano a ricevere le mensilità di novembre che, secondo quanto comunicato dall’Inps, nelle scorse settimane, verranno erogate nelle seguenti giornate: lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20.
Nelle date in questione, però, riceveranno gli importi solo i beneficiari che hanno almeno già percepito una mensilità e non hanno comunicato eventuali aggiornamenti del nucleo familiare o dell’Isee durante lo scorso mese. Per chi, difatti, ha provveduto a comunicare tali modifiche o ha presentato domanda per la prima volta nel mese di ottobre i pagamenti slitteranno intorno a fine mese, per consentire all’istituto di previdenza sociale il calcolo degli importi. Con molta probabilità questi pagamenti verranno erogati tra lunedì 25 e venerdì 29 novembre.
Potrebbe accadere che i beneficiari non ricevano gli importi nei giorni indicati, in questi casi i motivi possono essere legati alla mancata accettazione della domanda perché il richiedente non era in possesso dei requisiti previsti, ma non solo. È possibile anche che l’istituto di previdenza richieda della documentazione aggiuntiva da allegare alla domanda o che i dati bancari inseriti per l’accredito degli importi non siano corretti. In ogni caso, è possibile verificare in qualsiasi momento lo stato della domanda o eventuali comunicazioni da parte dell’Inps accedendo all’area personale del portale Inps tramite credenziali Spid, Cie o Cns o contattare il numero di assistenza telefonica dell’istituto di previdenza. Dal portale è possibile anche aggiornare i dati bancari o inoltrare la documentazione richiesta seguendo le istruzioni fornite.
Infine, è anche possibile rivolgersi ad un patronato che potrà verificare lo stato della domanda dell’Assegno Unico, che spetta anche per i figli maggiorenni che lavorano, e capire quale sia il motivo del mancato pagamento.
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