Assegno di invalidità e contributi per la pensione: si valorizzano o si perdono?

I titolari dell’assegno di invalidità che continuato a lavorare, maturato contributi, ma come saranno inclusi nella pensione o si perdono?

I dubbi su come viene effettuato il calcolo della pensione sono tanti, anche considerando i vari casi e la carriera discontinua dei lavoratori.

Assegno di invalidità
Assegno di invalidità e contributi per la pensione: si valorizzano o si perdono? (Lazio5stelle.it)

Nel caso dei lavoratori che percepiscono l’assegno ordinario di invalidità (AOI) il dubbio nasce sui contributi con cui è stato quantificato l’assegno, saranno valorizzati anche ai fini della pensione? Analizziamo nel dettaglio cosa prevede la normativa.

Contributi assegno di invalidità e pensione: come si effettua il calcolo

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS in favore dei soggetti che hanno impedite capacità lavorative, almeno di un terzo a causa di infermità permanente fisica e mentale.

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Contributi assegno di invalidità e pensione: come si effettua il calcolo (lazio5stelle.it)

Ad accertare le condizioni sanitarie che causano un’incapacità lavorativa, è la commissione medica INPS delle sedi territoriali competenti. L’AIO è riconosciuto per tre anni, da confermare per altri tre anni con accertamento della permanenza dello stato di invalidità. Dopo tre riconoscimenti, l’assegno è confermato definitivamente. Il lavoratore che percepisce l’assegno di invalidità civile, può continuare a lavorare a differenza della pensione di inabilità che non lo permette.

La normativa non prevede un ricalcolo degli anni contributivi antecedenti all’AIO. Non consente neanche una valorizzazione diversa dei contributi, mentre, si percepisce l’assegno INPS per invalidità. In effetti, solo gli anni in cui il lavoratore non lavorava e percepiva esclusivamente l’assegno INPS di invalidità ordinario, sono conteggiati ai fini del diritto e non della misura della pensione. Mentre quelli rilevanti ai fini del calcolo, solo quelli in cui lavorava.

Al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, l’assegno si converte in pensione. Inoltre, l’importo della pensione non potrà essere inferiore all’AIO. La legge 222/1984, all’articolo 1 comma 10, prevede che al compimento dell’età pensionabile (67 anni nel 2024), l’assegno di invalidità, se presenti i requisiti (minimo 20 anni di contributi) si trasforma in pensione di vecchiaia.

Pertanto, i periodi in cui il lavoratore ha percepito solo l’AIO senza lavorare, si trasformano in contributi figurativi utili per la pensione di vecchiaia. Inoltre, i periodi in cui si è percepito l’assegno si considerano utili ai fini del diritto e della misura per la pensione. La trasformazione in pensione avviene d’ufficio, solo per la pensione di inabilità è necessario presentare domanda. In effetti al raggiungimento dei 67 anni, l’assegno di invalidità civile si trasforma in assegno sociale (pensione di vecchiaia con trattamento minimo).

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