Si avvicina la scadenza per il pagamento IRPEF 2024, l’anticipo di novembre potrà essere rateizzato? La situazione per quest’anno.
Lo scorso anno i contribuenti hanno potuto contare sul rinvio dell’acconto di novembre e sulla possibilità di rateizzare quanto dovuto. La novità ha dato modo di fare un sospiro di sollievo a numerosi lavoratori in Italia.
I mesi di novembre e dicembre sono sempre particolarmente duri dal punto di vista delle finanze, proprio in questo periodo deve essere versato l’acconto IRPEF per il prossimo anno.
La possibilità di rateizzare o rinviare le tasse è un aiuto fondamentale per molti, sopratutto per vivere con maggiori serenità le prossime festività. Dunque sono in molti a voler capire come sia la situazione prevista per quest’anno.
IRPEF, slitta la data ultima di pagamento: ma può essere rateizzato?
Entro il 30 novembre di ogni anno è necessario pagare l’acconto IRPEF, IRES, IRAP, imposte patrimoniali e sostituito. L’imposta solitamente è dovuta nel caso in cui l’imposta dichiarata sia superiori a 51.65 euro.
I contribuenti possono pagare l’acconto con il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate, questo avviene con due rate annuali. La prima rata è prevista a giugno, subito dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi. In questa fase andrà versato il saldo dell’anno precedente e parte dell’acconto dell’anno successivo (solo se la cifra è superiore a €257.52).
Se la cifra è inferiore a €257.52 si dovrà pagare un unica rata entro il 30 novembre dell’anno in corso, quando gli altri contribuenti sono chiamati a pagare la seconda rata. In quest’ultimo caso la prima rata coprirà il 40% dell’importo mentre la seconda copre il 60%.
Il contribuente solitamente ha la possibilità di rateizzare la prima rata fino a un massimo di sette rate. L’acconto di novembre, al contrario, va pagato in un’unica soluzione. Quest’anno la scadenza al 30 novembre è stata rimandata, la data ultima è stata spostata a lunedì 2 dicembre 2024.
Una buona notizia, ma solo in parte. I contribuenti speravano infatti di poter contare sulla rateizzazione della seconda rata dell’acconto come accaduto nel 2023. Lo scorso anno infatti, non solo la data ultima è stata spostata al 16 gennaio 2024 ma i contribuenti hanno anche potuto approfittare della possibilità di rateizzazione, ma solo per le imposte e non per i contributi previdenziali.
Il deputato della Lega, Alberto Gusmeroli ha ipotizzato nei mesi scorsi la possibilità di replicare la dilatazione dello scorso anno. In questo caso, la scadenza del 30 novembre potrebbe essere spostata al 16 gennaio 2025. Tuttavia, attualmente non sono state fornite ulteriori informazioni in questo senso. L’unica cosa che si può fare, allo stato attuale delle cose, è attendere l’ultimo momento per pagare l’acconto e sperare nell’eventualità che venga riproposta la stessa modalità del 2023.