Fino a 550 euro in più in busta paga, ma non per tutti: di cosa si tratta e a chi spetta

Avere un bonus di 550 euro direttamente in busta paga può rappresentare una grande boccata di ossigeno, anche se non spetterà a tutti.

E’ tutt’altro che raro ascoltare storie di persone che faticano ad arrivare alla fine del mese, nemmeno avere un lavoro sicuro è ritenuto sufficiente per mettere da parte la preoccupazione, a maggior ragione se si devono mettere da parte costi fissi come quelli previsti per mutuo e affitto. In casi simili non può che essere provvidenziale venire a conoscenza della possibilità di ricevere un bonus direttamente in busta paga, aumentando così in automatico il valore dello stipendio che si percepisce.

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In arrivo bonus in busta paga per alcune categorie di lavoratori – Foto: Lazio5stelle.it

L’importo è tutt’altro che basso, visto che può arrivare fino a 550 euro, anche se, come spesso capita, non si tratta di un’opportunità disponibile per tutti. E’ infatti necessario essere in possesso di determinati requisiti, ecco di cosa si tratta, così da comprendere se si rientra tra i fortunati che ne beneficeranno.

A chi spetta il bonus a 550 euro in busta paga

Periodicamente possono essere introdotte una serie di agevolazioni, volte ad aiutare chi è maggiormente in difficoltà, anche se spesso la platea dei beneficiari risulta essere ristretto, lasciando esclusi chi potrebbe averne comunque bisogno, Questo vale almeno in parte anche per il bonus di 500 euro che è possibile ottenere direttamente in busta paga.

Il sostegno sarà reso possibile grazie a quanto il governo è riuscito a recuperare dal concordato preventivo, pari a 1,3 miliardi di euro. Il bonus sarà quindi concesso, ma con un valore inferiore rispetto a quanto era inizialmente previsto. Sulla base dei calcoli effettuati, la cifra potrà essere utilizzata per finanziare un intervento sull’Irpef, così da poter effettuare un taglio pari solo all’1% dell’aliquota prevista per lo scaglione che comprende i redditi tra 28.000 e 50.000 euro (in un primo momento si puntava a una riduzione dal 35 al 33%). Se non ci saranno cambiamenti, l’aliquota a cui abbiamo fatto riferimento passerebbe al 34%.

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Il governo non riuscirà a finanziare il sostegno come pensava – Foto: Lazio5stelle.it

In attesa di ulteriori conferme, se le previsioni dovessero essere confermate per i lavoratori potrebbe esserci un risparmio annuo di massimo 220 euro. L’imposta più bassa potrebbe quindi essere applicata sulla parte di reddito compresa tra 28.000 e 50.000 euro, così da garantire un risparmio dell’1% su 22.000 euro di reddito, pari quindi a 220 euro l’anno. Una differenza quindi, anche se lieve, rispetto a quanto fatto un anno fa, quando il taglio dell’Irpef era stato pari al 2%, arrivando così a un risparmio annuo di 260 euro.

A ottenere alcuni specifici benefici potranno essere solo alcune categorie di lavori, tra questi non ci saranno quelli che hanno un guadagno annuo di 35 mila euro. Le nuove regole per la tassazione a cui si sta lavorando potranno essere considerate positive per chi ha un guadagno pari a 40 mila euro lordi l’anno, a loro spetterà un “bonus” di circa 550 euro, precisamente 543 euro l’anno.

Decisamente svantaggiati invece i lavoratori che hanno un guadagno tra i 30 e i 35 mila euro, nel loro caso ci saranno dai 101 ai 145 euro in meno l’anno.

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