Uno striscione shock è comparso improvvisamente a Roma, suscitando reazioni tra i passanti, e poche ore dopo hanno prontamente rimosso: scopriamo insieme cosa c’era scritto.
Un sorprendente striscione è comparso la notte scorsa a Roma, lasciando di stucco i passanti e scatenando un’onda di curiosità e discussioni. Affisso a piazzale Metronio, nelle vicinanze dei cantieri per la linea C della metropolitana, il messaggio recitava: “Trump is not my president“, con un’aggiunta decisamente più provocatoria: “e grazie al c… sei de Ostia“. Il contenuto, decisamente non adatto a tutti i gusti, ha rapidamente suscitato diverse reazioni in tutta la città, facendo il giro dei quartieri prima di essere prontamente rimosso.
È apparso uno striscione shock a Roma
La frenesia delle elezioni statunitensi ha alimentato non solo polemiche politiche internazionali, ma anche le espressioni di dissenso in diverse città del mondo, e Roma non è stata da meno. Il messaggio scritto su uno striscione bianco sembrava essere una dichiarazione di non approvazione nei confronti dell’allora presidente Donald Trump, ma la parte aggiuntiva, “e grazie al c… sei de Ostia“, con il suo linguaggio volgare, ha sicuramente colpito più di qualcuno.
La risposta delle autorità romane non è tardata: già intorno a mezzogiorno, una volante della Polizia locale di Roma Capitale è arrivata in piazzale Metronio per rimuovere lo striscione. Come raccontato da Mattia, il titolare di un’edicola situata nei pressi, gli agenti sono addirittura passati dall’edicola per chiedere buste della spazzatura con cui poter smaltire il messaggio. L’efficacia della rimozione è stata rapida, ma non senza lasciare tracce di discussione tra i passanti che hanno assistito a questo singolare episodio.
La riflessione sul dissenso e la libertà di espressione
Questo episodio solleva interrogativi sulla libertà di espressione e su come il dissenso venga manifestato nei luoghi pubblici. Sebbene l’affissione di un messaggio come quello comparso a Roma possa sembrare una semplice reazione alla politica estera, la forma scelta, con il linguaggio forte e diretto, ha suscitato non poche polemiche. La decisione delle autorità di rimuovere prontamente lo striscione, seppur conforme alla legge riguardo all’affissione di messaggi su spazi pubblici, non fa che alimentare il dibattito su come la città debba rispondere a manifestazioni di disaccordo.
In un periodo di forti contrasti politici e sociali, episodi come questo mettono in luce l’importanza di un dialogo rispettoso e costruttivo. Ma il gesto di esprimere un dissenso pubblico, anche in forma provocatoria, riflette senza dubbio una parte del panorama sociale che non può essere ignorata.