Metro C, il sindaco Gualtieri avverte che questa situazione rappresenta ‘un grave errore’: una rivolta in aula si solleva contro le decisioni del governo Meloni.
La situazione della metropolitana C di Roma è diventata oggetto di accesa discussione in Assemblea capitolina, dopo l’annuncio del governo Meloni di un taglio di 425 milioni di euro ai finanziamenti necessari per completare le tratte T2 e T1 della linea. I consiglieri del Partito Democratico (Pd), Yuri Trombetti e Giovanni Zannola, hanno già firmato una mozione contro questa decisione, sottolineando l’importanza della metro C per lo sviluppo della Capitale. “Roma non può essere considerata come una città come le altre e va aiutata a crescere e svilupparsi come la sua storia, la sua cultura e il suo posto nel mondo meritano”, hanno dichiarato i consiglieri, unendo le forze per sostenere il sindaco Roberto Gualtieri nella sua battaglia per mantenere i fondi.
Metro C, rivolta in aula contro il governo Meloni
Il taglio dei finanziamenti non solo aumenterebbe i costi della tratta T2, ma comporterebbe anche la realizzazione di un cantiere nel centro di Roma, precisamente a Prati, con disagi previsti per oltre un decennio. Gualtieri ha lanciato un appello al governo, definendo il taglio “un grave errore” e chiedendo una revisione immediata della decisione. La mancanza di fondi per la tratta Clodio-Auditorium-Farnesina metterebbe a rischio non solo il completamento della metro, ma anche la pianificazione e l’esecuzione di altri progetti infrastrutturali fondamentali per la città.
Le reazioni e le prospettive future
L’intervento di Gualtieri ha trovato sostegno tra molti esponenti del Pd e di Azione, evidenziando come questo taglio rappresenti un ulteriore colpo da parte della destra contro Roma. “Il taglio dei fondi per la ‘Metro C’ è assurdo e incomprensibile, soprattutto alla vigilia del Giubileo”, ha commentato Roberto Morassut, deputato del Pd. Anche Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd, ha espresso preoccupazione, sottolineando come Roma storicamente riceva meno finanziamenti per il trasporto pubblico rispetto ad altre grandi città italiane.
La linea C della metropolitana rappresenta un’opera strategica per la modernizzazione della Capitale, ed è importante per garantire un sistema di trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutti i cittadini. La progettazione prevede un tracciato di 2,9 chilometri che collegherà importanti aree della città e migliorerà la mobilità dei residenti e dei turisti. Ma senza i necessari investimenti, il futuro della metro C appare incerto, con potenziali ripercussioni su tutta la rete di trasporti pubblici di Roma.
Il dibattito su questa tematica si preannuncia acceso, con l’opposizione che continua a mettere in discussione le scelte del governo Meloni. La mobilitazione dei consiglieri del Pd e di altri partiti potrebbe influenzare le decisioni future e portare a un ripensamento della strategia governativa. Per il momento, Roma attende risposte chiare e un impegno concreto per garantire lo sviluppo delle sue infrastrutture.