Il percorso casa-lavoro a Roma e in altre grandi città mangia diverse ore di vita, ogni giorno, ai lavoratori. Ecco quanto prende.
Ogni giorno un lavoratore romano si alza e sa che per arrivare in ufficio dovrà affrontare traffico e code per strada. Lo stesso vale per i cittadini milanesi, fiorentini e quelli di altre grandi città italiane. Ecco quando si impiega nei centri più congestionati ad arrivare a lavoro: è un tempo davvero enorme.
Percorso casa-lavoro a Roma
Chi la mattina deve attraversare Roma per arrivare a lavoro, dalla propria abitazione, si mette l’anima in pace e parte consapevole che dovrà passare almeno un’ora in macchina, se gli dice bene. L’incubo del percorso casa-lavoro a Roma è una realtà per moltissimi lavoratori, che immancabilmente ogni giorno perdono all’incirca 2 ore in macchina, o sui mezzi pubblici, per arrivare in ufficio e poi tornare a casa. Si tratta di una situazione stressante, che per molti è diventata insostenibile.
Infatti, dovendo passare così tanto tempo nel traffico, cresce l’insoddisfazione e si arriva a lavoro già stanchi, poco motivati e soprattutto, nervosi. Di conseguenza, non si riesce sempre a dare il massimo. I commenti dei romani a questo sono a dir poco scoraggiati, a volte ironici, ma sempre con una nota negativa nella voce. “Abita a Roma Nord e lavoro a Roma Sud. Esco alle 7 per arrivare alle 8…se va tutto bene, quindi mai” dice un intervistato del sondaggio di Moovit.
La situazione nelle altre città italiane
Secondo questo sondaggio, gli italiani impiegano di media 41 minuti per percorrere il tragitto da casa al lavoro, a cui si devono aggiungere poi i minuti necessari per trovare parcheggio, altro incubo. Quella di Roma non è una situazione isolata, poichè anche altre grandi città come Milano, Firenze, Napoli o Bologna vivono la stessa cosa. Quello che è davvero preoccupante, è l’effetto negativo che il traffico e l’inquinamento hanno sull’apparato respiratorio, sul sistema cardiovascolare e sull’attività cognitiva, sul funzionamento cerebrale e sullo sviluppo di patologie psichiatriche.
Inoltre, non va sottovalutato il discorso economico, poichè benzina e biglietti dei mezzi pubblici sono quasi sempre a carico del lavoratore, che stando così tante ore in macchina, spende tantissimo ogni mese. Per tutte queste motivazioni, lo smart working può fare un’enorme differenza sia sul bilanciamento tra vita privata e lavoro, che sulle finanze e sulla salute dei lavoratori. Inoltre, il traffico diminuirebbe, migliorerebbe la qualità dell’aria e ci sarebbero molteplici benefici per tutti. Infine, la produttività sul lavoro aumenterebbe, con tutte le energie in più che si avrebbero!