La Spada nella roccia è una delle storie più famose nel mondo eppure nessuno immagina che questa sia vera e si trovi proprio nel Lazio.
Per anni abbiamo sentito raccontare del mito della Spada della Roccia. Di come Artù, cresciuto dal mago Merlino, riuscì ad estrarla diventando il Re della Britannia. Forse non tutti però sapevano che questa, oltre che una leggenda, esiste anche nella realtà: dove si trova e come fare per raggiungere questo luogo.
Ancora oggi, a quanto pare, esiste quella spada, e si trova in un luogo remoto del Lazio. Nel mondo ci sono probabilmente moltissime storie legate ai luoghi in cui è possibile trovare oggetti simili a spade nella roccia, ma tra le tante, ne esiste una conficcata in un masso proprio nel Lazio, vicino Roma. Precisamente questa Spada si trova proprio a pochi passi dalla capitale e conserva una storia decisamente interessante.
Per i più curiosi, raggiungere questo luogo non è affatto complicato infatti basta arrivare sul monte Terminillo, in località 5 Confini. La spada conficcata nella roccia racconta di 5 cavalieri templari che tornavano dalle loro missioni in Oriente. Costretti a rifugiarsi sui monti, speravano di ritornare a casa vivi e vegeti. La storia nel dettaglio si trova nel libro di Dario Rigliaco, detto Il Leggendario, “Dalle Leggende ai Misteri tra Terra e Cielo” edito Erga Edizioni del Maggio 2023.
La Spada in questione è situata lungo il sentiero del Planetario e secondo il racconto si trova salda nel terreno roccioso ed è collegata ai Cavalieri Templari. L’ordine religioso, nato nel 1110 a Gerusalemme, per proteggere i pellegrini in arrivo nella Città Santa, è uno dei più misteriosi della storia. A quanto pare nel lontano 1307, cinque cavalieri templari si trovavano accampati proprio nel luogo in cui oggi si trova la spada. Il posto, detto luogo del Termine, segnava il confine tra lo stato Pontificio e il Regno di Napoli.
I cinque, il Maresciallo del Tempio Guy e i 4 cavalieri, erano in fuga. Il Re di Francia Filippo IV il Bello, ne aveva ordinato la cattura in quanto temeva l’ordine che si stava troppo arricchendo. Così i cinque si erano ritrovati proprio in quella zona, con l’intento di scappare nel Regno di Sicilia, e infine avevano deciso di dividersi. Per sciogliere il patto avevano conficcato la spada nella roccia, sotterrato i mantelli, e preso ognuno la sua strada. I confratelli in realtà non si allontanarono mai tantissimo, ma rimasero nelle vicinanze del Monte nei comuni di Rieti, Cittaducale, Borgo Velino e Castel Sant’Angelo e ogni anno, il 12 dicembre, si ritrovavano intorno alla spada.
Sempre secondo la leggenda, finché la spada resterà nella roccia, i cinque comuni in cui si trasferirono i confratelli resteranno uniti e protetti dall’ordine dei templari. Oggi in quella località vi è una riproduzione dell’antica spada e in molti si recano in pellegrinaggio in quanto la ritengono un simbolo di fortuna. Si narra inoltre che, il 21 dicembre di ogni anno, in quei luoghi aleggi ancora lo spirito dei cinque Cavalieri del Tempio.
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