Liceo occupato a Roma: continua l’epopea del Liceo Teresa Gullace, e la conta dei danni si fa sempre più alta. Ecco la situazione.
Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre il Liceo Teresa Gullace di Roma è andato a fuoco dopo che alcuni studenti hanno tentato di occuparlo. Dopo giorni di tensione, l’ammontare del danno continua a crescere, e sia i genitori che gli alunni estranei ai fatti si chiedono a chi spetterà pagare tutto.
Quella dell’occupazione dei licei è, a Roma come altrove, una pratica che va avanti da tantissimi anni, e che il più delle volte si rivela essere un’esperienza di crescita e un momento di leggerezza nel percorso di studi. Da un lato gli studenti possono autogestirsi e dimostrare ai professori la loro affidabilità, portando avanti le cause per loro importanti, dall’altro i professori possono aprire un dialogo con gli studenti per trovare nuovi punti d’incontro. Questo quando l’occupazione è pacifica e volta al miglioramento.
Tutt’altra storia accade quando l’occupazione è solo una scusa per fare danni, per rovinare ambienti comuni e non studiare. Infatti, se ci sono tante occupazioni che non causano problemi, ce ne sono molte altre che ne provocano eccome. Come quella del Liceo Teresa Gullace di Roma, occupato da alcuni studenti e da persone esterne, nella notte tra il 16 e il 17 ottobre. A far parlare tanto di questa occupazione è il danno ingente che gli occupanti pare abbiano causato alla scuola, che sembra ammontare a circa 1 milione di euro.
Sono passati diversi giorni da quella fatidica notte in cui il Liceo Teresa Gullace di Roma, nel quartiere del Quadraro, è andato a fuoco, e si fa ancora la conta dei danni. L’ammontare continua a salire, e si parla addirittura di 1 milione di euro. A occupare il liceo sarebbero stati alcuni studenti del liceo stesso, accompagnati da ragazzi esterni, e le immagini scioccanti del caos che hanno portato hanno fatto il giro del web. Stanze sottosopra, materiali scolastici bruciati, sedie e tavoli rovesciati e corridoi nel caos più totale.
La preoccupazione vera però, è dei genitori e degli studenti che sono totalmente estranei ai fatti, e che da questi atti vergognosi si dissociano completamente. Infatti, questi si chiedono se dovranno essere loro a sostenere le spese per ripristinare gli ambienti scolastici, e se ci saranno conseguenze anche per loro, che non c’entrano nulla. A tal riguardo non ci sono ancora notizie, ma quello che è certo è che atti di questo tipo dovrebbero essere puniti duramente, e che la punizione dovrebbe riguardare esclusivamente chi è causa del danno.
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