Dopo quanti anni si prescrive un abuso edilizio? Superato il termine stabilito dalla legge, le autorità non possono più procedere con l’abbattimento dell’immobile abusivo, e da quel momento in poi sei legalmente tutelato.
L’abuso edilizio si verifica quando un’opera viene costruita senza permesso o in difformità rispetto alle normative urbanistiche. Questo tipo di illecito genera sia conseguenze penali che amministrative. Sul piano penale, l’abuso edilizio è considerato una contravvenzione, quindi un reato meno grave rispetto ai delitti, punibile con ammende o brevi periodi di arresto. Sul piano amministrativo, invece, comporta la possibilità di un ordine di demolizione dell’opera abusiva da parte del Comune.
Dopo quanti anni si prescrive un abuso edilizio?
Ma dopo quanti anni si prescrive un abuso edilizio? In base alla normativa vigente, la prescrizione varia a seconda della gravità dell’abuso. Generalmente, la prescrizione per l’abuso edilizio scatta dopo quattro anni se non vi sono stati atti interruttivi, come il sequestro dell’opera o l’apertura di un procedimento giudiziario. Se invece ci sono stati atti interruttivi, la prescrizione è di cinque anni. Va sottolineato, però, che la prescrizione riguarda solo l’aspetto penale: l’illecito amministrativo non si prescrive mai, il che significa che l’ordine di demolizione può essere emesso anche decenni dopo la costruzione.
Quando non può più essere sanzionato?
Se il reato di abuso edilizio non viene scoperto entro i termini previsti per la prescrizione, la sanzione penale si estingue. Ma affinché ciò avvenga, devono sussistere alcune condizioni. In primo luogo, il termine di prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui i lavori abusivi sono stati completati. Se l’opera abusiva rimane inosservata dalle autorità per molti anni, il reato si considera prescritto e non può più essere perseguito penalmente.
È importante comprendere che anche se la sanzione penale decade, l’opera rimane abusiva. Il Comune, in qualunque momento, può ordinare la demolizione della struttura, indipendentemente dal tempo trascorso. Ciò significa che l’abuso edilizio non viene automaticamente “sanato” con la prescrizione penale. Ma in situazioni in cui l’abuso è molto antico, il cittadino può cercare di dimostrare che, nel frattempo, ha acquisito un legittimo affidamento sulla permanenza dell’opera, sperando così di evitare la demolizione.
Sebbene dopo alcuni anni il reato di abuso edilizio si prescriva e non possa più essere perseguito penalmente, l’opera rimane comunque soggetta a eventuali provvedimenti amministrativi, come l’ordine di demolizione. Quindi, è sempre meglio regolarizzare la propria posizione edilizia prima di incorrere in sanzioni, anche a distanza di anni dalla costruzione.