Questi bolli auto non devono più essere pagati dagli automobilisti, poiché l’Agenzia delle Entrate ha recentemente annunciato l’annullamento di tali debiti fiscali.
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L’Agenzia delle Entrate ha recentemente annunciato che molti debitori non dovranno più pagare i bolli auto non saldati. Questa notizia ha suscitato grande interesse e sollievo tra gli automobilisti, poiché si tratta di un’ottima opportunità per risolvere situazioni fiscali che si erano accumulate nel tempo. In questo articolo, vedremo quali bolli auto sono stati condonati e come verificare se la propria situazione è stata sanata.
Questi bollo auto non vanno più pagati
La recente legge di Bilancio 2023, nota anche come “strappacartelle”, ha annullato automaticamente tutti i carichi esattoriali affidati all’Agente di Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, per importi fino a 1.000 euro. Questo provvedimento riguarda le tasse automobilistiche e altre imposte, offrendo una soluzione a chi aveva bolli auto non pagati. È importante sottolineare che il riferimento non è all’anno in cui il bollo era dovuto, ma all’anno in cui è stato iscritto a ruolo.
Per esempio, se un bollo auto scaduto nel 2013 è stato affidato all’Agente di Riscossione nel 2016, non rientra nella sanatoria. Al contrario, i debiti accumulati fino al 2015, con importi inferiori a 1.000 euro, sono stati automaticamente cancellati, liberando molti automobilisti dall’onere di saldare vecchie tasse.
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Come verificare se è stato annullato
Per capire se i tuoi debiti per i bolli auto sono stati annullati, puoi adottare due approcci. In primo luogo, puoi controllare le cartelle esattoriali che hai ricevuto. Se contengono tasse automobilistiche iscritte a ruolo tra il 2000 e il 2015, con importo non superiore a 1.000 euro, hai la certezza che siano state cancellate. In secondo luogo, puoi collegarti al sito dell’Agenzia Entrate Riscossione. Accedendo all’area riservata con Spid, Cie o Cns, puoi verificare la tua situazione debitoria e confermare che i bolli auto rientrano nel periodo e nell’importo che abbiamo menzionato.
In caso di bolli auto non inclusi nella sanatoria, è possibile richiedere la rateizzazione del debito. Soprattutto per quelli affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2016 in poi. Presentando la domanda di rateizzazione con il pagamento della prima rata, potrai sospendere il fermo amministrativo della tua auto, tornando a circolare liberamente.
La recente cancellazione dei bolli auto offre una nuova opportunità per molti automobilisti. Se hai debiti risalenti, è fondamentale verificare se rientrano nella sanatoria per evitare sorprese e poter finalmente chiudere con il passato. Se hai ancora dei bolli da saldare, non dimenticare di esplorare le possibilità di rateizzazione disponibili per alleggerire il tuo onere fiscale.