Il Tevere diventa Patrimonio UNESCO, e l’Italia arriva a 61 siti in totale, riconfermandosi al primo posto nel mondo.
Risale a luglio l’annuncio che il fiume Tevere diventerà un sito Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO, ma solo in questi giorni c’è stata la conferma definitiva. Con il suo ingresso nella lista dei siti UNESCO, l’Italia sale a quota 61, e si riconferma al primo posto in tutto il mondo.
Il Tevere diventa Patrimonio UNESCO
Quando si parla di Roma, inevitabilmente si parla anche del suo fiume: il Tevere. Detto “Il biondo”, ormai del meraviglioso colore descritto dai poemi resta ben poco, ma la sua importanza rimane centrale per la città. Talmente tanto che persino l’UNESCO ha deciso di riconoscerla, inserendolo nella sua lista di siti Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di un riconoscimento importante, che però non riguarda l’intero fiume, ma solamente il tratto che attraversa il Centro Storico di Roma. A darne notizia, proprio in questi giorni, è stata Sabrina Alfonsi, l’assessore capitolino all’Ambiente.
Durante la presentazione in Campidoglio del “Tevere day”, che si svolge a Roma dal 7 al 13 ottobre, Alfonsi dà il grande annuncio: “A rendere ancora più significativa questa VI edizione dell’evento è il nuovo ruolo del fiume Tevere che, per il tratto che attraversa il centro storico della Capitale, verrà riconosciuto quale Patrimonio UNESCO”. Questo riconoscimento arriva 4 anni dopo la candidatura del fiume, ma funge da apripista per progetti più grandi, che vogliono integrare nell’UNESCO anche Ostia Antica e tutta la valle Tiberina.
Sito numero 61 in Italia
Come sottolinea la Alfonsi, il Tevere deve essere visto come “un bene comune da salvaguardare e valorizzare”. Proprio a questo riguardo, l’assessore illustra il progetto di 5 parchi d’affaccio giubilari del Foto Italico, del Lungotevere delle Navi, di Ponte Milvio, dell’Acqua Acetosa e di Ostia Antica, a cui si aggiungerà, successivamente, la trasformazione del parco Tiberis in parco permanente. “Un prezioso ecosistema fluviale che sarà restituito alla piena fruibilità e che si integrerà con il patrimonio verde della città”, conclude Sabrina Alfonsi.
Per la città di Roma questo è un momento decisamente positivo, per quanto riguarda il riconoscimento dei suoi luoghi e la valorizzazione degli stessi. Ricordiamo infatti, che è di pochissimi mesi fa l’entrata della Via Appia Antica tra i beni UNESCO. A luglio questo aveva portato l’Italia in cima alla classifica mondiale per numero di siti presenti sul territorio nazionale, e con il Tevere il numero sale ancora, riconfermando il nostro primato.