Il Santuario Galleggiante è uno dei simboli del Lazio ma poco conosciuto dai turisti di altre città.
Sulla Salaria, lontano da Roma, c’è un lago molto noto per un’unicità: un santuario galleggiante che non si trova in nessuna altra parte del mondo. È un luogo di pura magia che affonda la sua storia nel passato: ecco perché è raro e come mai sono tanti i visitatori che si addentrano in questi luoghi remoti.
Avvolto nel mistero, nella natura incontaminata che serpeggia la provincia di Rieti, all’interno del Lago di Paterno c’è il Santuario Galleggiante. Un luogo sacro e di culto ha conferito a questa località una caratteristica eccezionalmente rara. Vediamo di cosa si tratta e come mai ogni anno molte persone si recano proprio in questo posto mistico della regione Lazio. La storia e il sacro si mischiano in un racconto che si perde in un remoto passato, ancor prima dell’epoca dei romani.
Sulle acque del noto lago di Paterno, spesso visitato dai residenti per passare una giornata all’aria aperta, prendere il sole e stare a contatto con la natura, c’è il famoso Santuario Galleggiante, dedicato alla dea Vacuna (Viaggio). Si tratta di una piccola isola sulla quale è presente questo luogo mistico che la popolazione della zona vedeva come oracolo e riferimento spirituale. Secondo gli antichi infatti questo isolotto fluttuante si spostava di continuo, apparendo e scomparendo. Di qui la leggenda che fosse legato alla divinità. Ma come arrivarci?
L’isolotto in passato era difficile da raggiungere infatti chi si addentrava presso il Lago di Paterno doveva percorrere un viaggio a volte lungo e pericoloso. Una volta giunti in quel luogo misterioso i visitatori venivano interrogati da una sacerdotessa per riconoscerne le doti morali e spirituali. Si svolgevano anche sacrifici umani: il prescelto veniva decapitato, la testa buttata nel lago e il corpo bruciato.
Ad oggi, nonostante le diverse costruzioni moderne, il lago e il Santuario restano dei luoghi magici. Per visitarli occorre addentrarsi presso questi luoghi informandosi presso Cittaducale, contattando via mail Pro-loco per avere informazioni circa la fruibilità data l’instabilità delle strutture presenti.
È consigliabile però una visita in questo posto infatti c’è un panorama mozzafiato che dà sulla Piana di San Vittorino, a cui si aggiunge il meraviglioso Lago di Cotilia e tutti gli altri piccoli specchi d’acqua che contribuiscono a rendere il paesaggio magico. La stessa Cotilia è di epoca pre-romana, fondata dla popolo dei pelasgi, fu una delle più importanti città della Sabina arcaica oltre che luogo sacro e di culto. Merita dunque una visita dedicata prima di approdare al Lago di Paterno e al Santuario Galleggiante.
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