Le zecche non sono l’unico problema di cui dovresti preoccuparti se hai animali in casa. Ecco a cosa stare attenti.
Negli ultimi anni, la presenza di animali domestici nelle case italiane è cresciuta notevolmente. Oggi, circa la metà delle famiglie ha in casa cani e gatti. Questi animali non sono più considerati semplici compagni, ma veri e propri membri della famiglia. La loro presenza può essere estremamente positiva, soprattutto per i bambini, in quanto favorisce lo sviluppo affettivo e motorio, incoraggia il senso di responsabilità e aiuta a comprendere il rispetto delle regole. Inoltre, l’interazione con un animale domestico può potenziare lo sviluppo dell’empatia nei più piccoli, permettendo loro di riconoscere e rispondere meglio ai bisogni altrui, anche se appartenenti a una specie diversa.
Nonostante i numerosi benefici, la convivenza con animali comporta anche alcuni rischi. Tra i più comuni vi sono lesioni fisiche, come graffi e morsi, nonché allergie e asma, provocate dalla forfora, dalla saliva o dai peli degli animali. Un ulteriore pericolo è rappresentato dalle zoonosi, malattie trasmissibili dagli animali all’uomo. Queste infezioni possono essere contratte attraverso il contatto diretto con l’animale o indirettamente, tramite feci, urina, saliva o peli che possono veicolare germi e parassiti.
Le allergie ai cani sono molto diffuse, seconde solo a quelle ai gatti. Gli allergeni principali si trovano nella saliva e nella forfora, che si diffonde nell’ambiente tramite il pelo. Sebbene il pelo stesso non sia un allergene, è il mezzo attraverso il quale la forfora viene trasportata.
Nonostante i cani domestici siano generalmente ben curati e vivano prevalentemente all’interno, c’è la possibilità che trasmettano malattie, anche se raramente. Tra le infezioni più comuni ci sono la giardiasi, l’echinococcosi, la filariosi, la leishmaniosi e la toxocariasi. È importante segnalare al pediatra la presenza di un cane se si riscontrano sintomi come diarrea, vomito o strani sfoghi cutanei nei bambini.
Per quanto riguarda i gatti, essi possono trasmettere malattie simili, ma anche la toxoplasmosi e la malattia da graffio di gatto. La toxoplasmosi è particolarmente pericolosa in gravidanza, poiché può causare malformazioni o aborto se trasmessa al feto. La malattia da graffio di gatto, invece, è causata dal batterio *Bartonella henselae* e si manifesta con l’ingrossamento dei linfonodi nella zona colpita dal graffio.Per ridurre i rischi legati alla presenza di animali domestici, è fondamentale mantenere una buona igiene sia personale che ambientale. Prima di accogliere un animale, è importante assicurarsi di avere le risorse necessarie per prendersene cura adeguatamente. Inoltre, è consigliabile scegliere una razza adatta alla famiglia e sottoporre l’animale a controlli veterinari regolari, inclusi trattamenti antiparassitari e vaccinazioni.
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