Il Bonus Natale non spetterà a tutti, e chi ne ha diritto dovrà farne richiesta esplicita, perchè non è un bonus automatico. Ecco come funziona.
Nella busta paga di dicembre arriverà per molti italiani il cosiddetto Bonus Natale, che con un importo di 100 euro andrà ad aiutare tantissime famiglie nella gestione di uno dei periodi più costosi dell’anno. Attenzione però, perchè non è un bonus rivolto a tutti, e non è nemmeno automatico: serve farne richiesta esplicita.
Bonus Natale
Il caro vita continua ad aumentare, e gli stipendi rimangono invariati. Questa situazione sta mettendo a dura prova la stabilità finanziaria delle famiglie italiane, e rendendo sempre più difficile arrivare a fine mese. In previsione del Natale, che è distante ma non così tanto, in molti sono già preoccupati riguardo le spese per i regali, per pranzi e cene in famiglia e per molte altre uscite. Proprio per cercare di limitare le preoccupazioni e supportare gli italiani che ne hanno più bisogno, è in arrivo il Bonus Natale.
Si tratta di un sostegno economico che non concorre alla formazione di reddito, e che quindi non sarà soggetto alla tassazione aggiuntiva in dichiarazione dei redditi. Questo bonus però non è rivolto a tutti, e segue delle regole ben precise. Introdotto da un emendamento del Governo al Senato, inizialmente doveva essere erogato a gennaio, ma successivamente si è deciso di erogarlo già nella busta paga di dicembre, quando cioè i dipendenti ne hanno maggiore bisogno. Ecco come funziona.
Come funziona e come richiederlo
La prima cosa da sapere su questo bonus, è che non si tratta di una misura automatica. Pertanto, chi ne ha diritto deve presentare una richiesta esplicita al proprio datore di lavoro, e corredarla con una dichiarazione scritta che attesti il diritto a ricevere il bonus. In questo fascicolo devono esserci anche il codice fiscale sia del coniuge che dei figli, poichè l’essere sposati con almeno un figlio è uno dei requisiti fondamentali per ricevere il Bonus Natale.
Gli altri parametri riguardano il tipo di contratto, che deve essere di lavoro dipendente, e il reddito, il cui ammontare annuo lordo non deve superare i 28.000 euro. Inoltre, bisogna sapere che il contributo, fissato a 100 euro, si riceve insieme alla tredicesima e sarà proporzionale rispetto al periodo di lavoro che si è svolto durante l’anno. Si tratta di un sostegno che non spetta alle coppie di fatto e ai conviventi, perchè per beneficiarne, il matrimonio è un requisito fondamentale. Starà ai datori di lavoro, dopo aver ricevuto la richiesta, verificare la veridicità delle informazioni ed erogare il bonus.