A Roma c’è una torre nota come la Torre della scimmia e la sua storia è un mix tra verità e leggenda. Scopriamola insieme.
Il Lazio, una regione ricca di storia e cultura, è anche una terra di leggende affascinanti che si intrecciano con il suo straordinario paesaggio. In particolare, i laghi e le acque del Lazio hanno da sempre ispirato racconti misteriosi e miracolosi. Con quasi cinquanta specchi d’acqua tra laghi naturali, laghetti e bacini artificiali, il Lazio offre un ricco patrimonio di storie che riflettono la profonda connessione tra natura e mito.
Una delle aree più ricche di leggende è quella della provincia di Viterbo, dove si trova il lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa. Questo lago, quinto per dimensioni tra quelli italiani, è stato teatro di eventi miracolosi che hanno lasciato un’impronta profonda sulla cultura locale. Tra questi, spicca la storia di Santa Cristina, una giovane martire cristiana. Durante la persecuzione sotto l’imperatore Diocleziano, Santa Cristina fu condannata a essere gettata nel lago con una pietra legata al collo. Tuttavia, anziché affondare, la pietra agì come un galleggiante, salvandola miracolosamente dalle acque. Questo masso, su cui sono visibili le impronte della santa, è oggi conservato nella Collegiata di Santa Cristina, a Bolsena, e funge da altare.
Un altro episodio straordinario è quello legato al miracolo eucaristico di Bolsena del 1263. Durante una messa, un prete che stava celebrando con dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, vide del sangue fuoriuscire dall’ostia, macchiando il pavimento della chiesa. Le pietre macchiate sono conservate nella Cappella Nuova del Miracolo, e una di esse viene portata in processione ogni anno durante la festività del Corpus Domini.
Non lontano dal lago, emergono le isole Bisentina e Martana emergono, arricchendo ulteriormente il fascino di questa zona. La leggenda vuole che sull’isola di Martana, nel 535 d.C., sia stata imprigionata e uccisa Amalasunta, regina dei Goti, un episodio che ha contribuito a consolidare il mistero intorno a queste isole vulcaniche.
Spostandoci verso Roma, un’altra storia intrigante è quella legata a Palazzo Scapucci, noto anche come il “palazzo della scimmia.” Situato in Via dei Portoghesi, questo edificio del Cinquecento è celebre per la sua torre medievale, la Torre della Scimmia, che dà il nome alla leggenda che lo circonda. Secondo la tradizione, una scimmia che viveva nel palazzo riuscì a prendere la culla del neonato figlio del proprietario e a portarla in cima alla torre. Disperati, i genitori pregarono la Madonna affinché salvasse il loro bambino. Miracolosamente, la scimmia riportò il neonato sano e salvo tra le braccia della madre. Da quel giorno, per onorare la grazia ricevuta, una lampada rimane accesa sulla torre come segno di devozione.
Queste storie, fatte di fede, mistero e tradizione, contribuiscono a rendere il Lazio una regione ricca di fascino, dove il passato si intreccia con il presente, lasciando un’eredità di leggende che ancora oggi continuano a suscitare meraviglia e curiosità.
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