Gli sprechi alimentari nel 2024 sono aumentati del 45,6%, nonostante l’attenzione sia aumentata e le continue campagne in merito.
L’attenzione verso l’ambiente non è mai stata così alta, e ogni giorno si inventano nuove tecnologie e nuovi metodi per sprecare di meno, per produrre energia pulita e per ridurre il nostro impatto sul pianeta. Purtroppo però, c’è ancora molto da fare in materia di sprechi alimentari, che nel 2024 sono aumentati tantissimo.
Sprechi alimentari in Italia
Ogni giorno, sai sui social che in TV, sui giornali, in radio e nelle conversazioni private, siamo bombardati di messaggi a sostegno dell’ambiente. Questo si traduce in nuovi modi di costruire, di vivere gli edifici e le città, di preservare la natura e di convertire gli impianti più inquinanti in modo che riducano il loro impatto sull’ambiente. Spesso però ci si dimentica che gli sprechi devono essere eliminati principalmente in casa propria, e che ognuno nel suo piccolo può fare una gran differenza a livello globale.
In particolar modo, a far riflettere è il rapporto annuale di Waste Watcher 2024, che ha messo in luce la situazione a dir poco critica dei Paesi del G7 in materia proprio di sprechi alimentari. Guardando al nostro Paese, si vede come in Italia ogni settimana finiscono nella pattumiera 683,3 grammi di cibo a testa. Una cifra decisamente alta, e in aumento rispetto al 2023 del 45,6%, dato ancora più preoccupante. Lo scorso anno infatti, la media pro capite a settimana di sprechi ammontava a 469,4 grammi.
I motivi del fenomeno
Viene da chiedersi come mai ci siano tutti questi sprechi alimentari, quando ovunque non si fa altro che parlare di come evitarli. Le motivazioni sono diverse, ovviamente, e variano da persona a persona, ma osservando il report di Waste Watcher, emergono alcuni comportamenti più diffusi nella popolazione. Il dato più allarmante, è che il 37% degli intervistati butta il cibo perchè si dimentica di averlo in frigorifero, e va a male. Si tratta quindi di una cattiva gestione della spesa, e della mancata pianificazione.
Considerando che solo il 29% della popolazione italiana conserva gli avanzi e li riusa in ricette antispreco, quello che servirebbe sarebbe proprio una serie di campagne volte a fare meglio la spesa, a comprare solo ciò che serve realmente e a non esagerare con gli acquisti. Inoltre, solamente l’11% degli italiani dona il cibo che ha cucinato in più, dato altrettanto svilente, visto quanto cibo quotidianamente, si spreca!