Ecco come cambia l’agibilità con il Salva Casa, e quali immobili possono essere dichiarati agibili in base alle nuove misure.
Il Decreto Salva Casa ha mescolato tutte le carte in tavola per quanto riguarda l’agibilità degli immobili, con lo scopo preciso di rendere abitabili molti più ambienti rispetto al passato. Per arrivare all’obiettivo, ha modificato le misure relative ad altezze e metrature necessarie per ottenere l’agibilità, ecco come.
Come cambia l’agibilità con il Salva Casa
Quello che è stato chiamato per tanto tempo “Condono Salvini”, e che poi si è rivelato non esserlo, è successivamente diventato noto con il nome di Decreto Salva Casa. Si tratta di una serie di misure che il governo ha preso per riuscire a rendere abitabili numerosi ambienti che in Italia ci sono già, ma che non potevano essere utilizzati come abitazioni. Per farlo, quello che il Decreto ha modificato sono fondamentalmente le misure minime e massime che danno accesso al Certificato di Agibilità.
Fino a prima del Decreto, un immobile, per essere dichiarato abitabile, doveva avere un’altezza minima nei soffitti pari a 2,70 metri, e una superficie minima in metri quadri. Entrambi questi parametri hanno subìto modifiche con il Decreto Salva Casa, che ha integrato l’articolo 24 del Testo Unico Edilizia, che parla appunto del certificato di agibilità, con nuovi criteri di conformità, decisamente più elastici rispetto al passato. Ecco nel dettaglio come cambiano le cose, e quali sono i nuovi immobili che ora possono essere dichiarati agibili e adibiti ad abitazione.
Le nuove misure
Come visto, il Decreto Salva Casa ha mescolato le carte in tavola e ha ridefinito i criteri igienico-sanitari e i parametri entro cui si può rilasciare il certificato di agibilità per un immobile. Quello che ha aggiunto all’articolo 24 del Testo Unico Edilizia sono i commi 5-bis, 5-ter e 5-quater, allargando di molto le possibilità. Nello specifico, l’altezza minima dei soffitti è stata abbassata da 2,70 metri a 2,40, e anche le metrature interne sono state riviste.
Un alloggio dotato di una singola stanza, destinato ad una sola persona, può avere una superficie minima di 20 metri quadrati, mentre se è destinato a due persone, la superficie minima deve essere di 28 metri quadrati. Queste modifiche consentiranno a tantissimi nuovi immobili di ottenere la tanto agognata agibilità, e di regolarizzare la propria condizione come abitazione al 100%. Queste misure fanno discutere, vista la crisi del mercato immobiliare, ma allo stesso tempo permettono di ricavare tantissimi nuovi immobili abitabili da spazi finora rimasti inutilizzati.