A Roma è vietato comportarsi in determinati modi se si possiede un cane ma non tutti conoscono molte regole. Vediamole insieme.
Chi possiede un cane sa quanto sia importante garantire il suo benessere e la sua sicurezza, ma non tutti conoscono i regolamenti specifici che le autorità locali impongono per il rispetto degli animali e della comunità. Nella Capitale, il Comune ha stabilito una serie di norme precise per chi detiene un cane, con l’obiettivo di assicurare la salute degli animali e prevenire comportamenti che potrebbero creare problemi nei luoghi pubblici o privati.
Una delle principali disposizioni riguarda la raccolta delle deiezioni dei cani, pratica da molti ignorata. I proprietari di cani sono obbligati alla raccolta degli escrementi, in caso contrario possono andare incontro a una sanzione pecuniaria. Le uscite regolari sono un obbligo, soprattutto per chi tiene i cani in spazi ristretti come box o recinti. In particolare, se il recinto non soddisfa un’ampiezza minima stabilita, il proprietario è tenuto a portare fuori l’animale per permettergli di muoversi liberamente.
Un altro aspetto che non va sottovalutato riguarda la segnalazione della presenza del cane nelle abitazioni con giardino. Il Comune richiede che, nelle proprietà dove vive almeno un cane, sia esposto un cartello ben visibile che avvisi della sua presenza. Questa norma, sebbene spesso ignorata, è pensata per proteggere sia i visitatori che gli stessi animali ed è obbligatorio.
A Roma, è vietato tenere un cane legato alla catena, un divieto che riflette l’attenzione crescente verso il benessere animale. In casi eccezionali, l’uso della catena è consentito solo per un periodo massimo di otto ore al giorno, e con specifiche restrizioni: la catena deve essere lunga almeno sei metri e scorrere su un cavo aereo, garantendo una certa libertà di movimento.
Anche e soprattutto nei luoghi pubblici, il Comune impone regole ferree per quanto riguarda il guinzaglio e la museruola. Tutti i cani devono essere condotti con guinzaglio quando si trovano in aree aperte al pubblico, e i soggetti di indole aggressiva devono indossare anche la museruola. Nelle aree attrezzate per cani o in spazi privati adeguatamente recintati, è possibile lasciare l’animale libero, ma sempre sotto la responsabilità del proprietario.
Per quanto riguarda i luoghi pubblici, l’accesso ai parchi e ai giardini comunali è generalmente consentito ai cani, ma il Comune può vietare l’ingresso in alcune aree, come le aree gioco per bambini, per motivi di sicurezza. Infatti, i cani non possono accedere entro un raggio di cento metri dalle zone dedicate ai più piccoli.
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