Un borgo del Lazio, veramente spettacolare, è oggetto di una leggenda insolita e molto curiosa che affascina i turisti.
Questa è piuttosto famosa ma non tutti conoscono il suo nome secondario ovvero “la città che muore” e anche il perché di questo appellativo che sembra avere dei contorni che affondano le radici nel mistero.
Un mix di storia e leggende che si intrecciano e danno vita ad uno dei racconti più interessanti che, chiunque si trovi a visitare il borgo affascinante, deve conoscere assolutamente. Una terra immersa nel verde, caratteristiche e molto particolare.
La città che muore, perché il borgo nel Lazio ha questo nome
Sicuramente chi ama la storia, l’architettura e anche le leggende non può che visitare Civita di Bagnoregio, una tappa molto viva di un percorso alla scoperta della natura nella regione. Verdeggiante, particolare, nel cuore delle rocce della Valle dei Calanchi. Questa è una terra etrusca che è stata successivamente vissuta dai romani e poi abbandonata. Al momento c’è sicuramente un contesto fiorente grazie anche all’impegno per portare alla sua riscoperta.
Molto è stato fatto per provare a conservare le case di tufo, il colle su cui sorge la città, sembrava una questione difficile da gestire, quasi spacciata e poi c’è stato il boom turistico, con particolare clamore per i gatti di Civita che sono diventate vere e proprie star, anche grazie al web.
Tuttavia ancora oggi a fare spazio è la sua leggenda, questa viene chiamata dai locali “la città che muore” e verrebbe da pensare che sia sorto nel periodo di abbondono ma in realtà non è così. Questa è stata realizzata su un colle tufaceo, sostanzialmente questo materiale è a rischio erosione progressiva e quindi rischiava di essere completamente distrutto se non ci fossero stati interventi volti addirittura a deviare il corso dei fiumi pur di salvare la situazione.
Secondo la storia, Civita fu meta del re Desiderio, questi aveva una malattia mortale e solo le acque presenti potevano aiutarlo. Proprio quelle acque lo fecero addirittura guarire e questo spiega perché il suffisso usato oggi è con l’appellativo Bagnoregio.
Alla fine il borgo si è reso ideale per i turisti, pronto ad accogliere tutti i visitatori. Un luogo spettacolare, oggi ricco di attenzione e fascino anche grazie alle leggende che lo caratterizzano. La meta perfetta per scoprire la storia del Lazio e soprattutto la bellezza di un borgo senza tempo.