Anche Roma entra a far parte dei Comuni amici delle tartarughe marine, una rete di località unite nella salvaguardia dell’ecosistema.
Il rispetto per l’ambiente e la tutela degli ecosistemi sono temi che col passare del tempo acquisiscono via via maggiore importanza, e se in passato erano solo i privati e le associazioni specifiche ad occuparsene, oggi lo fanno anche i Comuni. Come Roma, che entra a far parte della rete dei Comuni amici delle tartarughe marine.
Il progetto europeo Life Turtlenest – Azioni di conservazione finalizzate alla tutela della specie Caretta caretta e alla salvaguardia degli habitat costieri è un’iniziativa che appunto, è volta a tutelare questa specie di tartaruga marina e l’habitat in cui vive. A questa rete hanno aderito tantissimi Comuni sia in Europa che in Italia, e da pochissimo è entrata a far parte di questo progetto anche la Città Eterna. Infatti, sulla spiaggia di Capocotta, da diversi anni ormai le tartarughe Caretta caretta nidificano e vivono regolarmente, e il Comune ha deciso di impegnarsi ancora di più per salvaguardare questa specie.
Lo fa tramite un protocollo d’Intesa, firmato dall’Assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi e dal direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti. Si tratta di un accordo bilaterale in cui sia Roma Capitale che Legambiente si impegnano a salvaguardare l’habitat costiero per rendere la vita delle tartarughe più sicura. Da un lato, Roma Capitale si occuperà di garantire il rispetto delle normative, di assicurarsi che sulle spiagge non transitino mezzi a motore e non si accendano falò, che non ci siano rifiuti e che si evitino interventi di sbancamento e spianamento delle dune.
Dall’altra parte, spetta a Legambiente organizzare attività scientifiche, culturali e formative sulla tutela delle tartarughe e del loro habitat, oltre che della biodiversità marina in generale, per coinvolgere quante più realtà possibili. Lo farà con la collaborazione dei referenti europei del progetto presenti sul territorio laziale. Si tratta di un grande traguardo, che però segna l’inizio di un nuovo percorso, come ricorda Zampetti.
“Il protocollo è l’esito di un percorso che Legambiente porta avanti da anni per la salvaguardia delle tartarughe marine. L’adesione di Roma, che si aggiunge alla lista dei Comuni coinvolti, è un passo importante, poichè rappresenta un faro da seguire a livello nazionale”. Queste le sue parole, cui si aggiungono quelle della Alfonsi: “la firma di questo protocollo sottolinea l’impegno di Roma per la tutela della biodiversità marina e, in particolare, l’attenzione per questa specie di tartarughe, le Caretta caretta, di cui, negli ultimi anni, sono state individuate diverse nidificazioni proprio sulle dune di Ostia”.
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