Lo sciopero dei trasporti a Roma è diventato ormai un appuntamento quasi fisso, se ne conta quasi uno al mese: i numeri shock.
La situazione della mobilità pubblica a Roma è sempre parecchio tesa e critica, e a dimostrazione di questo ci sono i continui scioperi del venerdì. Si tratta quasi di una tradizione ormai, perchè nella Città Eterna si conta quasi uno sciopero al mese, e sempre nelle stesse modalità: ecco i numeri del fenomeno.
Quando un romano legge online o su un giornale la notizia del prossimo sciopero dei trasporti, non si sorprende più. Se prima uno sciopero era paralizzante e creava davvero disagi ai cittadini e alla città intera, e i ragazzi delle scuole lo vedevano come un modo comodo per saltare un giorno di scuola ogni tanto, ora la situazione è decisamente sfuggita di mano. Infatti, i romani sono talmente abituati agli scioperi che questi non valgono nemmeno più come scusa per non andare a scuola o al lavoro!
Infatti, a Roma si conta quasi uno sciopero al mese, ed è una media davvero alta. Le motivazioni degli scioperi sono senza ombra di dubbio lecite e giuste, dal punto di vista dei manifestanti, ma una città come Roma non può permettersi una tale inefficienza e un tale disservizio con una frequenza tanto alta. Basti pensare al turismo, che in questo modo subisce danni enormi, considerando anche le difficoltà per uno straniero a girare per le strade della Città Eterna. A parte la brutta pubblicità poi, anche i cittadini sono diventati insofferenti, e aumenta il malcontento.
Fare uno sciopero al mese, o giù di lì, è alla stregua del creare una nuova tradizione. Infatti, oltre alla frequenza degli scioperi a Roma, quello che si nota è anche il loro carattere ripetitivo e reiterato, che segue sempre lo stesso schema. Il lunedì e il venerdì sono i giorni solitamente designati all’incrocio delle braccia, e per quanto riguarda la durata, nella maggior parte dei casi uno sciopero dura 8 ore, garantendo comunque il servizio nelle prime ore del mattino e alla sera.
In alcuni casi, lo sciopero dura 4 ore, solamente di mattina, e questo non crea abbastanza disagi da essere di valore, per cui dopo uno sciopero di 4 ore, solitamente si replica a breve distanza di tempo con uno più lungo. I romani a questo iter sono tristemente abituati, e il malcontento che provano deriva dall’insoddisfazione di pagare un servizio che non funziona, e che non garantisce il trasporto per svolgere le cose importanti della quotidianità. Inoltre, con l’imminente aumento dei prezzi dei trasporti pubblici a Roma, le cose non andranno certo meglio.
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