Cosa succede in caso di pagamenti saltati o in ritardo dopo il Decreto Sanzioni? Ecco come cambiano gli importi.
Quando si fa un pagamento in ritardo oppure si salta, quando poi si vuole regolarizzare la situazione, è previsto il pagamento di una sanzione aggiuntiva. Con il nuovo Decreto Sanzioni però, cambiano tutti gli importi, e niente è più come prima. Ecco tutte le modifiche che riguardano le irregolarità dei versamenti.
Pagamenti saltati o in ritardo
I contribuenti possono tirare un sospiro di sollievo grazie al D.Lgs 87/2024, ossia al cosiddetto Decreto Sanzioni, che ha completamente stravolto il sistema sanzionatorio italiano. In particolare, questo decreto ha riformato le penalità e le sanzioni da pagare in moltissime casistiche, tra cui anche in caso di irregolarità nei versamenti. Questa è una materia che interessa moltissime persone, perchè è capitato a tutti almeno una volta nella vita, di pagare un bollettino in ritardo, oppure di saltarlo, per semplice dimenticanza.
Quando accade una cosa così, e poi si vuole regolarizzare il pagamento, si deve sostenere anche una spesa relativa alla sanzione. E’ proprio questa spesa a variare, con l’uscita del Decreto Sanzioni. Nello specifico, il Decreto ha ridotto le sanzioni previste per le irregolarità dei versamenti in ritardo da più di 90 giorni e quelli omessi. Non solo però, perchè le modifiche riguadano anche i pagamenti in ritardo di meno di 90 giorni e che rientrano nei 14 giorni successivi alla scadenza.
Le nuove sanzioni
Per i pagamenti che risultano non pagati, oppure pagati oltre i 90 giorni dalla scadenza, la sanzione da aggiungere alla somma da versare passa dal 30% al 25%, riducendosi considerevolmente. Per quanto riguarda invece i pagamenti saldati entro 90 giorni dalla data di scadenza, l’aliquota sanzionatoria è stata addirittura ridotta della metà, proprio come la sanzione che spetta a chi paga entro 14 giorni dalla data di scadenza. In quest’ultimo caso, la sanzione si riduce ulteriormente di 1/15 per ogni giorno di ritardo.
Rispetto al passato, la situazione è decisamente migliorata. Infatti, per chi pagava entro 14 giorni dalla scadenza del bollettino, la sanzione era dell’1% dell’importo per ogni giorno di ritardo (da oggi 0,83%), mentre per chi pagava entro i 90 giorni dalla scadenza arrivava al 15% (oggi 12,50%). La percentuale maggiormente ridotta rimane comunque quella per i casi più gravi, ossia per coloro che non hanno effettuato un versamento entro i 90 giorni dalla scadenza, o che non lo hanno fatto per niente, poichè la sanzione passa dal 30% al 25%.