Cittadini del Lazio contro l’overtourism: iniziano le proteste dei cittadini laziali contro il turismo di massa, cosa sta succedendo?
Il turismo di massa ha stancato tutti, dalle città che da sempre ne sono vittime ai residenti delle stesse, che a causa dell’enorme folla di turisti, non riescono più a vivere in modo agevole. Il turismo di massa ha ripercussioni sugli affitti, sulla viabilità e sull’affollamento, e anche i cittadini del Lazio iniziano a lamentarsi e a protestare.
Quello dell’overtourism è un problema che questa estate ha fatto parecchio parlare di sé, e non in modo positivo. Sono tantissime le città (sia in Europa che nel mondo) che iniziano a ribellarsi e a cercare soluzioni per arginare in qualche modo le folle di turisti in visita. Da Venezia con il biglietto di ingresso ad Amsterdam che vieta l’apertura di nuovi hotel, da Barcellona che non rinnoverà le licenze degli affitti brevi a Santorini che dal prossimo anno introdurrà il numero chiuso, tutti vogliono liberarsi del turismo di massa.
I motivi sono diversi, e vanno dalla vivibilità delle città alla viabilità delle strade, dall’assenza di affitti in locazione (che obbliga i residenti a fare i pendolari oppure a pagare cifre esorbitanti per una casa) all’impatto ambientale del turismo. Tutte queste cose messe insieme alzano sempre di più lo scontento dei residenti, che dalla Spagna alla Germania iniziano a dire basta. Anche in Italia sta succedendo, e a voler dire basta sono in particolar modo i residenti del Lazio, che si fanno sentire e protestano.
Dalle scritte sui muri contro i turisti, alla preoccupazione per il prossimo Giubileo, i cittadini laziali non sono affatto favorevoli ai viaggiatori, almeno con i flussi attuali. Infatti, la città di Roma in primis, è annualmente bombardata dai visitatori, e se questo è da un lato una cosa positiva per l’economia della città, dall’altra rischia di mettere in ginocchio chi la città la vive ogni giorno e vi risiede. Ecco perchè in molte città laziali si iniziano a sentire segni di scontento.
In realtà, non sono i soli cittadini laziali ad alzare la voce, ma quelli di tutta Italia, con i residenti delle città d’arte a fare da apri fila. Non ci sono ancora provvedimenti in merito, non ci sono soluzioni immediati da mettere in campo per contrastare questo fenomeno che rischia di schiacciare le città italiane, ma una cosa è certa: non se ne può più. Il turismo va incentivato, ma nel modo giusto, e anche in questo caso il detto che cita “il troppo stroppia” trova un fondamento più che ragionevole!
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