La meta più ambita per i viaggi studio all’estero è una e solo una per i giovani. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il Regno Unito torna a essere la destinazione più ambita per i viaggi studio all’estero, scalando quattro posizioni rispetto al 2023 e superando il Canada, che aveva dominato la classifica l’anno precedente. Questi dati provengono da un’indagine condotta da WEP, un’organizzazione attiva da oltre 35 anni nel settore degli scambi linguistici e culturali a livello globale.
Oltre al Regno Unito, altre destinazioni popolari tra gli studenti includono l’Irlanda e gli Stati Uniti, che l’anno scorso occupavano rispettivamente il secondo e il terzo posto. Anche la Spagna ha fatto un notevole balzo in avanti, passando dal nono al quarto posto e consolidando la sua posizione tra le prime cinque destinazioni preferite. Questo cambiamento riflette una tendenza sempre più evidente verso mete più vicine e accessibili, probabilmente influenzata dal crescente costo dei voli internazionali.
Il forte aumento dei prezzi dei voli ha avuto un impatto significativo sulle destinazioni scelte dagli studenti. Il Canada e gli Stati Uniti, mete di lungo raggio tradizionalmente popolari, sono stati particolarmente penalizzati, così come l’Australia, che è scesa dalla terza alla settima posizione nella classifica delle destinazioni preferite. Al contrario, il Giappone, nonostante la sua distanza, è riuscito a guadagnare il decimo posto, dimostrando una crescente attrattiva tra i giovani viaggiatori.
Le scelte degli studenti non sono influenzate solo dai costi, ma anche dalla loro età e maturità. Secondo WEP, il 34% degli studenti che parte per un viaggio studio ha tra i 12 e i 15 anni, mentre il 56% ha tra i 16 e i 18 anni. Per molti di loro, si tratta della prima esperienza di viaggio lontano dalla famiglia, e questo spiega in parte la preferenza per destinazioni geograficamente più vicine, che offrono un senso di sicurezza maggiore.
In termini di durata, il semestre all’estero rimane l’opzione più popolare, scelto dal 55% degli studenti. Questo tipo di soggiorno, che varia dai sei ai 12 mesi, è particolarmente apprezzato perché permette ai giovani di immergersi completamente nella cultura locale, migliorando le proprie competenze linguistiche e sviluppando una maggiore autonomia e capacità di adattamento. Al secondo posto, con il 35% delle preferenze, troviamo l’anno scolastico all’estero, mentre il trimestre è la scelta meno comune, selezionata solo dal 10% degli studenti.
Questo quadro evidenzia come la combinazione di fattori economici e personali stia influenzando in modo significativo le scelte degli studenti riguardo alle destinazioni e alla durata dei loro viaggi studio. La preferenza per mete più vicine e soggiorni di medio-lunga durata suggerisce una maggiore consapevolezza da parte dei giovani viaggiatori e delle loro famiglie, che cercano esperienze formative ma allo stesso tempo gestibili sia dal punto di vista economico che emotivo.
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