I giovani sono sempre più in fuga da Roma, ma non per scappare all’estero come spesso si pensa. Ecco quali sono i luoghi dove preferiscono vivere.
Abbandonare il caos cittadino per ritrovare la serenità di un piccolo borgo, lontano dai rumori incessanti e dal ritmo frenetico delle grandi città, è una scelta sempre più attraente. Vivere circondati dal silenzio e dai colori della natura non è più solo un sogno di pochi avventurieri, ma sta diventando una concreta possibilità grazie ai nuovi fondi destinati allo sviluppo delle zone montane del Lazio. Questo progetto, supportato dai fondi Fosmit, mira a ripopolare i piccoli comuni montani, offrendo nuove opportunità imprenditoriali per chi desidera investire nel territorio.
La Regione Lazio ha approvato una delibera che assegna a Lazio Innova Spa la gestione di un bando pubblico per l’assegnazione di quasi 5 milioni di euro. Questi fondi, riservati ai giovani sotto i 35 anni, sono destinati a coloro che già operano o intendono avviare nuove attività economiche nei comuni montani del Lazio.
L’assessora al Personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale, agli enti Locali e all’università, Luisa Regimenti, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, descrivendola come una misura innovativa che sta per diventare realtà grazie al parere positivo del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie. Il bando, infatti, mira a sostenere start-up e a rafforzare le attività economiche già esistenti, favorendo l’insediamento di nuovi residenti che intendano avviare attività artigianali ed economiche in linea con le esigenze e le potenzialità del territorio.
Il bando, che sarà gestito da Lazio Innova, sarà rivolto specificamente ai comuni montani del Lazio.
Sono oltre 170 i borghi che potranno beneficiare di questi fondi, tra cui Accumoli, Canterano, Poggio Mirteto, San Cesareo, Rocca di Cave, Acquapendente, Cittaducale e Vicovaro. I giovani under 35, al momento della pubblicazione del bando, avranno l’opportunità di presentare le proprie idee e progetti per avviare attività imprenditoriali nei loro borghi e contribuire così al rilancio di queste piccole comunità montane.
Il sindaco di Allumiere, Luigi Landi, che guida un comune di poco più di 3.000 abitanti, spera che ogni borgo possa beneficiare di almeno un progetto finanziato, augurandosi che nessuno venga lasciato indietro. In un comune ancora più piccolo, Jenne, che conta appena 300 abitanti, il sindaco Giorgio Pacchiarotti esprime preoccupazione per il futuro della sua comunità, avvertendo che, senza interventi il paese rischia di scomparire entro dieci anni, vista l’età avanzata della popolazione. Tuttavia, Pacchiarotti rimane fiducioso e sottolinea che Jenne offre una qualità di vita invidiabile, con opportunità da cogliere nel settore del turismo, della cultura e delle tradizioni locali.
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