Sono disperse in vari punti del centro storico di Roma, e ognuna di esse è caratterizzata da un fascino unico e da un’importanza storica che le rende davvero speciali.
Sapevate che alcune statue di Roma hanno una storia affascinante? Anche se oggi non possono parlare, un tempo erano vere e proprie testimoni delle lamentele del popolo. Durante il XVI secolo, quando Roma era sotto il dominio dei Papi, i cittadini non potevano esprimere liberamente il loro dissenso. Così, per manifestare il loro malcontento, iniziarono a lasciare dei cartelli satirici attaccati alle statue della città. Questi messaggi, spesso anonimi, venivano affissi di notte e i passanti potevano leggerli al mattino, trasformando le statue in vere e proprie voci del popolo. Col tempo, queste statue sono diventate famose e sono state ribattezzate “statue parlanti”.
Tra le statue più conosciute ci sono Pasquino, Marforio, Madama Lucrezia, il Babuino, il Facchino e l’Abate Luigi. Ognuna di queste statue ha una sua storia unica e un significato speciale.
Pasquino è la statua più famosa. Risale alla fine del I secolo d.C. ed era originariamente parte di un gruppo scultoreo dello Stadio di Domiziano. La statua rappresenta Menelao con il corpo di Patroclo. Il nome “Pasquino” potrebbe derivare da un oste noto per le sue satiriche osservazioni o da un insegnante di grammatica che i suoi studenti scherzosamente associarono alla statua. I messaggi affissi a Pasquino sono diventati noti come “pasquinate,” un modo per esprimere l’ironia e la critica sociale.
Marforio è un’imponente statua che rappresenta una divinità maschile sdraiata. Risalente anch’essa al I secolo d.C., potrebbe simboleggiare Oceano o un fiume. Il suo nome sembra derivare dalla sua posizione vicino al tempio di Marte. Marforio è conosciuto anche per il suo dialogo con Pasquino, creando uno scambio di battute molto pungenti e divertenti.
Madama Lucrezia è un altro pezzo affascinante, raffigurante probabilmente la dea Iside. Con un’altezza di circa 3 metrie un volto danneggiato, la sua origine è avvolta nel mistero. Il nome potrebbe riferirsi a Lucrezia D’Alagno, un’amica di Alfonso d’Aragona, o a una donna con legami locali.
Il Babuino è una statua di un sileno, che deve il suo nome alla sua bruttezza. Originariamente parte di una fontana, ha subito vari spostamenti e oggi si trova vicino alla Chiesa di Sant’Atanasio dei Greci. Le satira ad esso associate sono diventate note come “babuinate.”
Il Facchino, più recente delle statue parlanti, rappresenta un personaggio storico che trasportava acqua. Realizzata da Jacopo Del Conte nel tardo 1500, la statua fu danneggiata perché ritenuta somigliante a Martin Lutero.
Infine, l’Abate Luigi è una statua senza testa che ritrae un uomo in toga. Il nome sembra derivare dalla somiglianza con un sagrestano.
Una cliente di un ristorante emiliano, a fine pasto, ha guardato lo scontrino e non…
In Italia, esiste un meraviglioso borgo con soli 5 abitanti: un luogo dove il tempo…
Se vi capita di passare da questa area di servizio, di certo, avrete un'esperienza davvero…
Come riciclare i tappi di bottiglia in modo creativo, per realizzare delle creazioni utili e…
Questo è il ponte davvero più lungo e straordinario del mondo. Vediamo dove si trova…
Non tutti sanno, forse, quanto si spende in America per una semplice colazione. Vediamo, allora,…