I bonus casa 2024 stanno per scadere, e molti potrebbero non tornare nel 2025. Ecco quali sono quelli a rischio, meglio affrettarsi.
I bonus edilizi che nel 2024 hanno permesso e stanno permettendo a tantissime famiglie italiane di riqualificare il proprio immobile e renderlo non solo più moderno, ma anche più sicuro ed efficiente, non avranno vita lunga, perchè potrebbero non tornare nel 2025. Ecco quali sono quelli in scadenza, quelli che rimarranno anche nel 2025 e quelli che subiranno delle restrizioni e delle modifiche.
Bonus casa 2024
I bonus casa nel 2024 hanno permesso a tantissime famiglie di fare finalmente quei lavori a casa che progettavano e programmavano da tantissimo tempo. Si tratta di bonus edilizi che hanno come obiettivo la riqualificazione degli immobili italiani, il loro efficientamento energetico e anche la messa a norma delle situazioni non più sicure. Se alcuni di questi rimarranno attivi anche nel 2025, altri non lo faranno, e altri ancora saranno depotenziati.
A scadere saranno l’Ecobonus e il Sismabonus, così come il Bonus Verde. L’Ecobonus prevede agevolazioni Irpef fino al 75% sulle parti comuni degli stabili oggetto di lavori, mentre il Sismabonus prevede una detrazione che può arrivare fino all’85%, e il Bonus Verde permette di avere accesso ad una detrazione Irpef del 36% per alcuni interventi. Infine, scadrà anche il bonus arredi ed elettrodomestici, che permette di risparmiare sull’acquisto di elettrodomestici di classe alta. Tutti gli altri bonus attualmente in vigore resteranno, ma alcuni avranno caratteristiche differenti, e saranno depotenziati.
Quali rimangono attivi
Tra i bonus che sono stati già riconfermati per il 2025 c’è il Superbonus, che per il prossimo anno scenderà al 65%, invece del 70% attuale. La cessione del credito sarà consentita solamente per i condomini che hanno presentato la CILAS entro il 17 febbraio 2023, e che entro il 29 marzo 2024 hanno sostenuto le spese per l’avvio dei lavori, con fatture e metodi di pagamento tracciabili. Stessa sorte spetterà anche al bonus ristrutturazione, che da gennaio avrà un raggio d’azione meno ampio.
Dal 1 gennaio infatti la detrazione passerà dall’attuale 50% con un tetto di spesa di 96.000 euro, al 36% con un tetto di spesa di 48.000 euro. Successivamente, la previsione è di ridurre ulteriormente la detrazione fino al 30% dal 2028 al 2033. Questo bonus si rivolge ai proprietari degli immobili, ai titolari dei diritti reali sugli immobili, agli inquilini in affitto, ai conviventi e ai conviventi more uxorio. Conviene affrettarsi quindi, per usufruire delle agevolazioni ancora in vigore, prima che scadano o che perdano di intensità in termini di detrazioni!