Turismo in crescita, ma per i poveri ristoratori questa stagione è stata davvero critica: gli incassi stanno subendo un calo
Durante l’estate del 2024, Roma ha registrato un incremento significativo negli incassi derivanti dal turismo rispetto agli anni precedenti. Questo aumento è stato favorito dal continuo recupero post-pandemia e dalla crescente popolarità della città come destinazione estiva. Peccato però, che i ristoranti non ne stanno traendo benefici.
La combinazione di turisti internazionali e nazionali ha contribuito a un aumento notevole delle presenze, che ha portato benefici economici significativi.
Uno dei fattori principali che ha influenzato questo trend positivo è stato l’incremento della tassa di soggiorno, soprattutto nelle strutture di lusso, implementato in vista del Giubileo del 2025. Questo aumento delle imposte ha consentito di migliorare gli introiti della città, parallelamente alla crescita del numero di turisti.
Inoltre, i prezzi medi degli alloggi a Roma sono aumentati notevolmente, riflettendo sia la ripresa dell’industria turistica sia l’aumento della domanda. Per esempio, la tariffa media per una notte in un Airbnb a Roma è ora superiore a quella di altre importanti città italiane come Firenze e Venezia, contribuendo ulteriormente alla crescita della spesa media dei turisti. Sfortunatamente, nonostante questo incremento in positivo, i ristoratori non se la passano molto bene.
Nonostante il turismo sia in crescita, con un aumento del 5% degli arrivi e del 4% delle presenze, gli incassi dei locali stanno subendo un calo significativo, soprattutto nel centro storico e sulla costa. Il motivo principale di questa situazione è il caldo torrido che ha caratterizzato quest’estate. Le temperature record hanno scoraggiato molti romani e turisti a uscire di casa durante le ore più calde, con una conseguente diminuzione del numero di clienti nei ristoranti. Di fronte a questa situazione, molti locali, soprattutto nel centro storico, hanno deciso di anticipare la chiusura o addirittura di tenere chiuso del tutto per alcuni giorni.
In periferia, la situazione è leggermente migliore, con un calo degli incassi più contenuto. Le pizzerie di quartiere, in particolare, hanno beneficiato della scelta di molti romani di evitare il caos del centro e di godersi una cena più tranquilla a casa. Tuttavia, anche in questo caso si registra una flessione degli incassi, seppur meno significativa.
Sul litorale romano, la situazione è ancora più critica. Ad Ostia, ad esempio, gli incassi sono calati del 16%. Il caldo torrido e la mancanza di eventi serali hanno scoraggiato molti turisti, lasciando i ristoratori con le mani in mano. Le spiagge, un tempo affollate, sono apparse deserte, e i locali notturni hanno registrato un calo significativo del numero di clienti. Le conseguenze di questo calo degli incassi si fanno sentire su tutta la filiera: dai produttori agricoli ai fornitori, fino ai dipendenti dei ristoranti. Molte famiglie rischiano di perdere il lavoro e l’economia locale subisce un duro colpo.
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