Condoni edilizi Lazio, stop allo stallo grazie alle nuove direttive: saranno sbloccate più di 46.000 pratiche ventennali.
Più di 46.000 pratiche di richiesta di condono edilizio vedranno finalmente un esito nel Lazio, dove la proposta di legge di Laura Corrotti permetterà di eliminare uno stallo cavilloso che ha impedito l’istruttoria di decine di migliaia di pratiche. Ecco cosa cambierà, dopo 20 anni di attesa.
Condoni edilizi Lazio
Laura Corrotti ha presentato al Consiglio Regionale del Lazio una proposta di legge regionale, che intende modificare la legge 12 del 2004, la quale tiene in sospeso più di 46.000 domande di condono edilizio sul territorio della Regione. La proposta di Corrotti è stata finalmente approvata, e porterà circa 27 milioni di euro nelle casse di tutti i comuni del Lazio, sbloccando di fatto una situazione che si trova in uno stato di stallo da 20 anni.
Il problema nella legge del 2004 era un vincolo paesaggistico introdotto successivamente, che bloccava il buon esito delle richieste di condono. Queste, ovviamente, erano già state pagate dai privati cittadini, nella misura di circa 8 milioni di euro, che grazie alla modifica della Presidente della Commissione Urbanistica, potranno non solo restare nelle casse della regione, ma anche essere incrementate senza il minimo sforzo. Soprattutto però, le pratiche pendenti da 20 anni potranno vedere la luce, e una grossa fetta del mercato immobiliare laziale potrebbe ripartire.
Migliaia di pratiche pendenti per 20 anni
Con la nuova proposta di legge, si rimuove un inciso cavilloso che riguarda la sanabilità degli abusi edilizi. Il Lazio è la terza regione italiana per numero di condoni presentati, e delle 623.849 domande ancora da istruire, ben 153.431 sono istanze ai sensi della Legge 326/2003, che vieta appunto la sanatoria di immobili in aree soggette a vincolo paesaggistico. Inoltre, 45.900 di queste domande riguardano immobili interessati da vincoli introdotti successivamente, e schiacciati in un impasse di 20 anni!
Considerando le quasi 624.000 domande ancora da gestire, le entrate previste ammontano a 3,6 miliardi di euro, e gli acconti già versati dai cittadini equivalgono a 423 milioni di euro, che la Regione non dovrà restituire, ma potrà processare e continuare ad incassare, secondo gli step previsti dalla legge. Come rimarca Laura Corrotti, “questa legge permette alla Regione Lazio di compiere un passo importante per la regolarizzazione edilizia”. Inoltre, più di 46.000 famiglie in tutto il territorio della Regione potranno ricevere una risposta circa la loro domanda di condono, che è rimasta pendente per 20 anni.
Questo sblocco potrebbe provocare, a cascata, nuove compravendite e una ripresa del mercato immobiliare non indifferente.