Una svolta inaspettata sta per cambiare la vita di molti italiani al volante. Le conseguenze potrebbero essere enormi per le casse comunali.
L’estate 2024 porta con sé una notizia che farà esultare migliaia di automobilisti in tutta Italia. Un cambiamento epocale sta per abbattersi sul sistema delle multe stradali, con ripercussioni che potrebbero far tremare i bilanci di molti Comuni.
Negli ultimi anni, gli automobilisti italiani si sono sentiti spesso nel mirino di telecamere e dispositivi piazzati lungo le strade per rilevare infrazioni e appioppare multe salate. Ma ora il vento sta cambiando, e soffia decisamente a favore di chi si mette al volante. La causa di questo terremoto nel mondo delle multo è in una serie di sentenze che hanno messo in discussione la validità di molti strumenti di controllo della velocità.
Il fulcro della questione ruota attorno a un concetto apparentemente tecnico ma dalle conseguenze enormi: l’omologazione. La Corte di Cassazione ha stabilito con chiarezza che gli strumenti usati per rilevare la velocità, sia su strada che in mare, devono essere rigorosamente omologati. Non basta una semplice approvazione: serve un processo tecnico specifico che ne certifichi l’affidabilità.
Questa decisione è come un macigno lanciato nello stagno delle multe facili. Molti Comuni, infatti, hanno utilizzato per anni dispositivi solo approvati ma non omologati, credendo che bastasse. Ora si scopre che non è così, e le conseguenze sono pesanti: tutte le multe emesse con questi strumenti possono essere annullate.
La differenza tra approvazione e omologazione è fondamentale. L’omologazione prevede test approfonditi in laboratorio e garantisce che ogni esemplare dello strumento sia identico al prototipo certificato. L’approvazione, invece, è un processo più blando che non offre le stesse garanzie.
Questa svolta non riguarda solo gli autovelox sulle strade, ma si estende anche ai “barcavelox” usati per controllare la velocità delle imbarcazioni in mare. La Cassazione ha ribadito che il principio vale per tutti i dispositivi di controllo automatico, su terra e su acqua.
Per gli automobilisti, questa notizia è come una inaspettata vincita alla lotteria. Chi ha ricevuto multe da dispositivi non omologati può ora contestarle con ottime possibilità di successo. Tanti soldi dovranno tornare nelle tasche dei multati.
Per i Comuni si prospettano tempi duri. Molte amministrazioni dovranno fare i conti con mancati introiti e possibili richieste di rimborso. Un castello di carte costruito su fondamenta di sabbia sta crollando sotto il peso inesorabile della legge. La giustizia, anche se a volte lenta, alla fine arriva a ristabilire l’equilibrio.
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