Avere 300 euro in più sulla busta paga fa una certa differenza ma solo una parte di lavoratori può goderne.
Con l’arrivo dell’autunno, prende forma la nuova Manovra fiscale prevista per il 2025. Tra le varie misure economiche che influenzeranno le buste paga dei lavoratori, alcune novità e conferme meritano particolare attenzione. Bisogna approfondire gli sgravi fiscali e la rimodulazione delle aliquote Irpef. Sarà in questo modo infatti che si può arrivare all’incremento della busta paga.
La Manovra include la conferma del bonus mamme, che garantirà 250 euro in più in busta paga. Tuttavia, non si prevede una manovra particolarmente generosa, come anticipato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorgetti, a causa delle limitate risorse disponibili.
Una delle riforme più attese riguarda l’Irpef. Attualmente, per i lavoratori con un reddito annuo fino a 35.000 euro, c’è stato un significativo incremento in busta paga grazie allo sgravio contributivo del 2024, che ha portato a un aumento di circa 100 euro al mese. Questo sgravio consiste in un taglio delle aliquote per i lavoratori dipendenti, aumentando così lo stipendio netto mensile.
Per esempio, un lavoratore con uno stipendio medio di 1.923 euro mensili ha visto un’aliquota Irpef del 1,80% nel settore privato e del 2,19% nel settore pubblico. Per chi guadagna tra 1.920 e 2.692 euro al mese, l’aliquota è scesa al 2,80% nel settore pubblico e al 3,19% nel settore privato.
Il taglio delle aliquote Irpef dovrebbe essere confermato anche per il 2025. Questo significa che molti lavoratori continueranno a beneficiare di una busta paga più pesante, mantenendo l’aumento di 100 euro mensili. Il ministro Giorgetti ha indicato che circa 10 miliardi di euro saranno destinati a sostenere questa misura, confermando che il taglio del cuneo contributivo resta una priorità.
Oltre al mantenimento degli sgravi contributivi, la Manovra potrebbe includere un ulteriore taglio dell’Irpef. Questo prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni, attualmente tassati al 23%, e potrebbe significare un aumento di circa 260 euro netti su base annua per molti lavoratori, ovvero poco più di 20 euro al mese.
La Legge di Bilancio 2024 ha già ridisegnato gli scaglioni Irpef e modificato le regole sui contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti. Di conseguenza, sia i lavoratori pubblici che quelli privati hanno visto una riduzione del cuneo fiscale applicato sulle loro buste paga, con un leggero aumento del netto percepito.
Per il 2024, gli scaglioni Irpef sono stati così definiti:
– RAL fino a 35.000 euro: riduzione contributiva del 6%
– RAL fino a 25.000 euro: taglio del cuneo fiscale del 7%
È importante notare che la tredicesima mensilità non beneficia degli sgravi fiscali applicati durante l’anno. Questo implica che, sebbene i lavoratori possano vedere un aumento nella loro busta paga mensile grazie agli sgravi, la tredicesima sarà calcolata sulla base degli importi lordi senza considerare questi benefici fiscali.
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