Mafia: Piantedosi, ‘sistema di potere che prospera dove c’è omertà’

Ad una settimana di distanza risuonano ancora forti le parole del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, riguardo alla Mafia

In un’epoca in cui le sfide alla sicurezza e alla stabilità sociale si moltiplicano, la mafia continua a rappresentare una delle minacce più insidiose per l’Italia. Non solo per la sua economia, ma anche e soprattutto per i pilastri della democrazia e della libertà su cui si fonda il Paese. Questo è quanto emerso dalle parole del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante la cerimonia di intitolazione del centro studi internazionale alla memoria del dirigente di Polizia Boris Giuliano, barbaramente assassinato dalla mafia il 21 luglio 1979 di qualche giorno fa.

Piantedosi parla della mafia
Piantedosi parla della mafia-Ansa-Lazio5stelle.it

La mafia non è più soltanto quell’agglomerato di organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, all’estorsione e al riciclaggio di denaro come un tempo. Oggi si presenta come un vero e proprio sistema di potere che riesce a infiltrarsi nelle Istituzioni, nella politica, nell’economia e nella società civile. Una metamorfosi preoccupante che rende ancora più ardua la lotta contro questo fenomeno.

La lotta contro la mafia: un impegno collettivo

Secondo Piantedosi, affrontare efficacemente la minaccia mafiosa richiede un impegno collettivo che va ben oltre l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura – sebbene queste ultime svolgano quotidianamente un ruolo cruciale rischiando le proprie vite per debellare le organizzazioni criminali. È indispensabile anche il sostegno delle Istituzioni e della politica attraverso risorse adeguate e leggi efficaci. Ma non meno importante è il ruolo giocato dalla società civile nel contrastare questo fenomeno.

Lotta alla mafia come impegno collettivo
Manifestazione contro la mafia -Ansa-Lazio5stelle.it

Il Ministro ha sottolineato come la mafia trovi terreno fertile là dove regna l’omertà; dove c’è paura di parlare, indifferenza nei confronti dei crimini commessi sotto gli occhi di tutti. È in questi ambienti che le organizzazioni criminali prosperano indisturbate. Pertanto, ogni cittadino ha il dovere morale di denunciare le ingiustizie e supportare chiunque si batta per ristabilire la legalità.

Piantedosi ha poi evidenziato come la presenza mafiosa nel tessuto economico italiano distorca il mercato a suo favore, soffochi l’imprenditorialità onesta e riduca drasticamente le opportunità di sviluppo economico del Paese. Liberarsi dalla morsa della mafia significa quindi creare un ambiente favorevole alle imprese oneste; uno scenario in cui gli investimenti possano crescere liberamente valorizzando talento ed innovazione.

Concludendo con una nota determinata durante la cerimonia dedicata alla memoria del dirigente Giuliano, Matteo Piantedosi ha ribadito l’impegno incrollabile dello Stato nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata: una battaglia non solo per garantire sicurezza ma anche per assicurare uno sviluppo economico equilibrato ed inclusivo in Italia.

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